Il ministro degli esteri al Corriere della sera

Roma, 14 gen. (askanews) – “Per noi non esiste il presupposto per un processo simile, il che significa che non ci sono dati che autorizzano a dire che uno Stato come Israele abbia posto in essere scientemente delle azioni per eliminare un’etnia dalla faccia della terra”. Lo spiega il ministro degli esteri, Antonio Tajani, in una intervista al Corriere della sera rispetto al procedimento per genocidio a carico di Israele che è stato avviato all’Aia la scorsa settimana intentato dal Sudafrica.

Tajani ha poi aggiunti: “Che poi ci siano stati degli atti e delle misure che potevano essere modulate in modo diverso è un altro discorso: abbiamo sempre raccomandato a Tel Aviv di cercare di evitare ritorsioni che coinvolgono la popolazione civile, ritorsioni eccessivamente aggressive. Da parte nostra stiamo facendo il massimo sia per aiutare i profughi palestinesi che la popolazione civile, ma non dimentichiamo mai che se la reazione di Israele deve essere proporzionata, Hamas continua a farsi scudo con il suo stesso popolo”.

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