“In Costituzione non secondari i diritti dei privati cittadini”

Roma, 8 gen. (askanews) – Cancellare il reato di abuso d’ufficio è sbagliato “per una pluralità di ragioni. Innanzitutto perché non è seriamente comprensibile come possa restare indifferente al sistema penale l’abuso dei pubblici poteri. È una palese violazione dei diritti dei cittadini nei loro rapporti con l’autorità pubblica. Nella Costituzione non sono secondari i diritti dei privati cittadini rispetto alle possibili angherie dei pubblici poteri”. Lo dice in una intervista a La Repubblica il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia.

“La risposta alle paure” dei sindaci “non può essere l’abolizione del reato, altre potevano essere le vie da seguire, quali una maggiore distinzione tra la discrezionalità politica e quella tecnico-amministrativa”, ricorda Santalucia, per il quale in ogni caso “di fronte alla denuncia di un abuso il pm non potrà cestinarla ma andrà comunque verificata. Anche abolendo il reato, le indagini su eventuali comportamenti abusivi non cesseranno”.

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