Alta Corte riconosce: avvenuti attacchi telefonici “su vasta scala”

Milano, 15 dic. (askanews) – L’Alta Corte del Regno Unito ha stabilito che il principe Harry è stato oggetto di attacchi telefonici “su vasta scala” da parte del Mirror dal 2006 al 2011. Il Duca di Sussex è stato risarcito con 140.600 sterline (poco meno la metà di quanto chiesto). E ha dunque parzialmente vinto in tribunale il caso, dove accusava il gruppo media britannico Mirror Group di metodi di lavoro illegali come l’hacking telefonico. Lo riferiscono i media britannici.

Il principe ha anche chiesto ulteriori indagini su Mirror Group Newspapers (Mgn) che pubblica, tra gli altri, il Daily Mirror, il Sunday Mirror e il Sunday People. Harry ha testimoniato nel caso a giugno di quest’anno ed è stato quindi il primo esponente della famiglia reale a testimoniare in tribunale in 130 anni, rompendo di fatto quel patto non scritto tra media e Corona.

Secondo Harry, la MGN lo aveva preso di mira per 15 anni a partire dal 1996. Tra le accuse più gravi avanzate dal secondogenito di re Carlo III, la violazione della sua segreteria telefonica, quando era adolescente e frequentava l’Eton College.

Harry ha affermato che più di 140 articoli pubblicati sulle riviste MGN utilizzavano metodi illegali di raccolta dati. Il processo ha riguardato solo una frazione di quegli articoli. Il giudice ha riscontrato che in 15 casi era stata utilizzata la raccolta illegale di dati.

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