Ma possibili primi segnali di inversione su mutui a tasso variabile
Roma, 15 dic. (askanews) – Continuano a aumentare i tassi di interesse sui prestiti bancari in Italia, sulla scia della manovra di aumenti portata avanti dalla Bce nei mesi passati, mentre parallelamente prosegue anche la contrazione dei volumi di credito erogati. Secondo l’ultimo Rapporto mensile dell’Abi, a a novembre 2023 il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni, i mutui è salito al 4,48%, mentre ad ottobre era stato del 4,35%.
Su questi sviluppi, dall’Associazione bancaria segnalano tuttavia che si vedono dei primi segnali di inversione, con i tassi sui nuovi mutui a tasso variabile che hanno mostrato una limatura al 4,70%, dal 4,87% del mese precedente.
Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è salito del 5,55%, ad ottobre era stato del 5,46%. Il tasso medio sul totale dei prestiti è stato del 4,75%, ad ottobre, dice ancora il rapporto, era 4,71%.
Secondo l’Abi, il calo dei volumi di credito è coerente con il rallentamento della crescita economica che contribuisce a deprimere la domanda di prestiti: a novembre 2023, i prestiti a imprese e famiglie sono scesi del 3,4% rispetto a un anno prima, mentre ad ottobre 2023 avevano registrato un calo del 3,3%, quando i prestiti alle imprese erano diminuiti del 5,5% e quelli alle famiglie dell’1,1%.