Gli ucraini non combattono solo contro la Russia, ma per l’Europa
Bruxelles, 13 dic. (askanews) – “L’Ucraina non combatte solo contro l’invasore russo, ma combatte per l’Europa, e la sua adesione alla famiglia europea sarà la sua vittoria finale contro la Russia”. Lo ha affermato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, nel suo discorso alla plenaria del Parlamento europeo, oggi a Strasburgo, durante il dibattito sulle priorità del vertice dei capi di Stato e di governo dell’Ue che si terrà giovedì e venerdì a Bruxelles, e che ha al centro proprio le decisioni sull’avvio dei nuovi negoziati d’adesione, in particolare con l’Ucraina e la Moldova. “Quando la Russia invase l’Ucraina – ha ricordato von der Leyen -, molti temevano che Kiev sarebbe caduta nel giro di pochi giorni. Ma non è accaduto. L’Ucraina, invece, ha cacciato la Russia dalla metà dei territori che aveva conquistato. In mare, l’Ucraina ha respinto la flotta russa e ha riaperto il corridoio marittimo per fornire grano al mondo. Nell’aria, l’Ucraina è diventata incredibilmente efficace nell’abbattere missili e droni russi. E sul terreno, l’Ucraina sta imponendo enormi perdite alla Russia. Ogni settimana decine di migliaia di giovani soldati russi vengono uccisi o feriti”. “Fuori dal campo di battaglia, la Finlandia è diventata membro della Nato. E presto lo sarà anche la Svezia. L’Ucraina si avvia verso l’adesione all’Ue. Il Cremlino si è tagliato fuori dalle economie e dai sistemi di innovazione occidentali e si è reso dipendente dalla Cina. Putin non solo non realizza i suoi obiettivi strategici, ma sta anche imponendo un costo drammatico al suo stesso paese” ha sottolineato von der Leyen.
“Ma il fallimento di Putin – ha osservato – non si tradurrà automaticamente nella vittoria dell’Ucraina. Mentre la guerra si trascina, dobbiamo dimostrare cosa significa sostenere l’Ucraina ‘per tutto il tempo necessario’. L’Ucraina non combatte solo contro l’invasore, ma per l’Europa. Unirsi alla nostra famiglia sarà la vittoria finale dell’Ucraina. E per questo, noi abbiamo un ruolo decisivo da svolgere”.
“L’Ucraina – ha indicato von der Leyen – sta facendo grandi passi avanti per approvare le riforme che la porteranno nella nostra Unione. La nostra relazione del mese scorso sull’allargamento ha mostrato chiari progressi su tutte le tappe che avevamo individuato. All’epoca, oltre il 90% delle riforme” previste da queste tappe “era stato completato. Abbiamo individuato quattro riforme per finalizzare completamente tutti i passaggi. E in questo mese l’Ucraina ha continuato a lavorare su tutti questi aspetti. La Rada (il parlamento ucraino, ndr) ha appena approvato due leggi anti-corruzione, sul personale dell’Ufficio nazionale anticorruzione e sulle dichiarazioni patrimoniali. Oltre a una legge modificata sulle minoranze nazionali”, che “consentirà un maggiore utilizzo delle lingue minoritarie nelle scuole, nei libri e negli eventi pubblici. I gruppi minoritari nazionali hanno già reagito positivamente. E anche il nostro primo bilancio è positivo”. “Se attuate efficacemente – ha continuato la presidente della Commissione -, queste azioni possono soddisfare tre delle nostre quattro raccomandazioni in sospeso. Il governo ucraino ha anche proposto una nuova legge sul lobbismo, per frenare il potere degli oligarchi, e rispondere alla nostra ultima raccomandazione. Questo è un lavoro duro e l’obiettivo di completare tutti e sette i passaggi è a portata di mano”.
“L’Ucraina – ha concluso von der Leyen – ci sta dimostrando quanto tiene alla nostra Unione e ai nostri valori. E noi dovremmo dare una risposta all’altezza della loro determinazione”.