Sopralluogo della Regione Lombardia mostra “lavori a pieno regime”
Milano, 13 dic. (askanews) – I lavori per il nuovo collegamento ferroviario tra il Terminal 2 dell’aeroporto di Milano Malpensa e la linea ferroviaria del Sempione proseguono “a pieno regime” confermando la tabella di marcia che prevede la realizzazione dell’opera per luglio 2025. È l’esito di un sopralluogo degli assessori regionali Claudia Maria Terzi (Infrastrutture e Opere pubbliche) e Franco Lucente (Trasporti e Mobilità sostenibile) nel cantiere di Gallarate (VA) a un anno dall’avvio dell’attività.
L’opera, il cui progetto è stato promosso da Regione e Ferrovienord in partnership con Sea, permetterà la chiusura dell’anello ferroviario intorno a Malpensa e consentirà di ampliare il bacino d’utenza dell’aeroporto, attraverso la riorganizzazione dei servizi nel quadrante Nord Ovest della regione. Sarà garantito anche un più efficace e rapido collegamento fra l’aeroporto e la città di Milano, contribuendo significativamente a ridurre i tempi e a migliorare la sostenibilità del viaggio.
Il collegamento ferroviario a doppio binario tra il Terminal 2 dell’aeroporto di Milano Malpensa e la linea Rfi del Sempione avrà una lunghezza di circa 4,6 km di nuovo tracciato verso Gallarate più 1,1 km di raccordo verso Casorate Sempione. Il tempo previsto di percorrenza tra il T2 e Gallarate è di 7 minuti. L’intervento rappresenta il completamento dell’accessibilità ferroviaria da Nord a Malpensa, e fa parte, in ambito Ue, del cosiddetto ‘Global Project’ Malpensa T1 – Malpensa T2 – linea Sempione, del quale è attivo il collegamento ferroviario tra i terminal T1 e T2. La realizzazione di questa opera permetterà dunque di potenziare gli itinerari verso l’area di Milano. L’aeroporto diventerà così un nodo di interscambio con servizi ferroviari di breve e medio raggio, ad alta velocità e transfrontalieri.
“L’infrastruttura è strategica per migliorare l’accessibilità all’aeroporto e incrementare la mobilità su ferro. Regione Lombardia ha messo in campo un cofinanziamento importante da 91 milioni di euro e ottenuto risorse dall’Unione europea, che supporta e cofinanzia l’opera considerandola ambientalmente sostenibile” hanno sottolineato gli assessori. Oltre agli assessori regionali erano presenti il presidente di Fnm Andrea Gibelli, il presidente di Ferrovienord Fulvio Caradonna, l’amministratore delegato di Sea Armando Brunini, il presidente di Salc Simon Pietro Salini.
“L’infrastruttura – ha sottolineato Terzi – valorizzerà il ruolo di Malpensa come grande hub della Lombardia e del Nord Italia: nuovi binari significa un maggior numero di accessi ‘sostenibili’ allo scalo. Rendere più accessibili gli aeroporti è un progetto al quale lavoriamo da anni: quest’opera fa parte di una serie di interventi prioritari, come il collegamento Bergamo-Orio al Serio. La ferrovia T2 Malpensa – Sempione, inoltre, si svilupperà per buona parte in trincea profonda per poi collegarsi alla rete esistente: è un tassello fondamentale del disegno di miglioramento della rete di questo quadrante che includerà anche il potenziamento della Gallarate-Rho”.
“L’opera – ha evidenziato l’assessore Lucente – consentirà di potenziare i servizi ferroviari del quadrante Nord ovest della Lombardia, implementando ulteriormente i collegamenti tra Milano e Malpensa. Regione inoltre ha già acquistato i nuovi treni destinati all’aeroporto: si tratta di 10 ‘Caravaggio’, molto più capienti degli attuali ‘Malpensa Express’. Arriveranno nel corso del 2025, insieme a 16 treni dello stesso tipo per il collegamento con Orio al Serio, anch’esso in via di realizzazione. È anche in corso un confronto con Trenord per aumentare ulteriormente la flotta aeroportuale, così da estendere il servizio con nuovi treni sino al Sempione”.
La conclusione dell’opera è prevista per luglio 2025 e l’attivazione per dicembre 2025. La tempistica è stata aggiornata tenendo conto in particolare della necessità di alcune integrazioni progettuali, delle programmazioni degli interventi con Rfi. L’investimento complessivo è di 257.553.700 euro. Ai 211.340.000 euro inizialmente previsti e già finanziati, il Governo italiano, come tracciato nel Dpcm 8 settembre 2023 (Piano complessivo delle opere olimpiche), ha aggiunto un finanziamento di 46.213.700 euro come ‘adeguamento prezzi’, ossia per coprire i rincari dei materiali rispetto al momento in cui la gara d’appalto è stata bandita.