Una delle università più importanti degli Stati uniti
Roma, 10 dic. (askanews) – La presidente dell’Università della Pennsylvania, M. Elizabeth Magill, si è dimessa quattro giorni dopo essere apparsa davanti al Congresso in un’audizione in cui è parsa eludere la questione se gli studenti che hanno chiesto un “genocidio” degli ebrei dovessero essere puniti. Lo riferisce il New York Times.
Il sostegno alla signora Magill, già scossa negli ultimi mesi per il suo appoggio a una conferenza letteraria palestinese e la risposta iniziale dell’università all’attacco di Hamas a Israele il 7 ottobre, è sfatato dopo l’audizione. Gli “alumni” più influenti deella Penn hanno messo in discussione la sua leadership, così come i ricchi finanziatori che si sono mossi per ritirare le donazioni.
Sabato sera, un giorno prima che il consiglio di amministrazione della Penn si riunisse, Magill ha detto che si sarebbe dimessa. Scott L. Bok, il presidente del consiglio, ha comunicato in un’e-mail alla comunità di Penn che la signora Magill ha “volontariamente presentato le sue dimissioni”.
Meno di un’ora dopo, il signor Bok ha annunciato che anche lui si è dimesso, approfondendo le turbolenze in una delle università più prestigiose degli Stati uniti.
Venerdì, più di 70 membri del Congresso hanno chiesto il licenziamento della signora Magill e di due presidenti che sono apparsi al suo fianco a Washington martedì, Claudine Gay di Harvard e Sally Kornbluth di M.I.T.
Le dimissioni di Magill hanno allarmato i membri della facoltà, preoccupati per la libertà accademica. Un gruppo di professori della Penn ha denunciato quella che vedono come un’interferenza esterna che mette in pericolo l’integrità dell’università. Magill, in una dichiarazione, non ha fatto alcun riferimento all’indignazione che circonda la sua testimonianza, limitandosi a dire: “È stato mio privilegio servire come presidente di questa straordinaria istituzione. È stato un onore lavorare con la nostra facoltà, studenti, personale, alunni e membri della comunità per far progredire le missioni vitali di Penn”.
La numero uhno uscente resterà a capo dell’università fino alla nomina di un nuovo rettore. Rimarrà anche come membro della facoltà di giurisprudenza. Invece le dimissioni di Bok hanno l’immediato effetto di portare a capo del consiglio d’amministrazione Julie Platt, che è anche presidente della Federazione ebraica del Nordamerica.