“Tempi procedure penali ridotti del 29% ma servono più magistrati”
“Abbiamo intenzione di ipotizzare riforme che possano riavvicinare i cittadini alla giustizia. Una di queste è sicuramente la separazione delle carriere che dia l’idea di un giudice terzo e imparziale, equidistante tra accusa e difesa.
C’è una giustizia percepita dai cittadini e una per gli addetti ai lavori. Noi siamo per la giustizia dei cittadini. Ma la riforma delle riforma è quella dell’aumento del numero dei magistrati.
Noi abbiamo 1 magistrato ogni 11.500 cittadini, in Germania il rapporto è di 1 ogni 5500. Su questo bisogna necessariamente intervenire.
L’Ufficio per il processo si è rivelato una grande scelta. Abbiamo 6mila addetti che rimarranno fino al 2026 e un nuovo concorso per 4200 unità che riusciremo a stabilizzare se ce lo consentiranno le risorse economiche.
Questi provvedimenti hanno comportato un’accelerazione dei tempi del processo penale del 29% e dei processi civili del 19%. Siamo sulla buona strada per centrare gli obiettivi che l’Europa ci chiede”.
Queste le parole di Francesco Paolo Sisto, viceministro della Giustizia, che ha aperto i lavori della sessione pomeridiana del forum nazionale “Insieme per domani” promosso dall’agenzia di stampa “La Presse”.
“L’impatto della giustizia ha i suoi effetti anche sull’economia – ha aggiunto Sisto – perché le norme hanno un’efficacia che può determinare diverse scelte sul mercato. Dobbiamo scrivere buone norme rispettando la separazioni dei poteri tra politica e magistratura. Ma le norme da sole non bastano. Occorre aumentare il numero dei magistrati, del personale tecnico, e investire nella digitalizzazione della giustizia”.
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