Lasciò l’isola nel ’64. Descrisse Fidel come spietato e arrogante

Milano, 5 dic. (askanews) – La sorella minore del politico cubano Fidel Castro, Juanita Castro, è morta il 4 dicembre a Miami (Florida) all’età di 90 anni. Lo ha affermato la sua rappresentante Maria Antonietta Collins sui social.

“Questa è la notizia che non ho mai voluto dare, ma che come suo portavoce negli ultimi trent’anni della sua vita devo comunicare” ha scritto. “Oggi, a 90 anni, ci ha preceduto sulla strada della vita e della morte Juanita Castro, donna eccezionale, lottatrice instancabile per la causa della sua Cuba che amo tanto. Sua sorella Enma e la sua famiglia allargata chiedono privacy in questo momento così doloroso. Non ci saranno interviste e secondo la sua volontà il suo funerale sarà privato. Chiediamo le vostre preghiere per l’eterno riposo dell’anima”.

Juanita Castro lasciò l’isola nel 1964, dopo di che criticò pubblicamente ripetutamente le autorità cubane. In seguito disse di aver collaborato con la Central Intelligence Agency degli Stati Uniti dal 1961 (nome in codice Donna). In un libro descrisse Fidel come spietato, egoista e arrogante. “La conversione radicale di Fidel al comunismo non è avvenuta per convinzione politica ma semplicemente perché aveva bisogno del potere, che è l’unica cosa di cui si è sempre interessato. Senza i russi non sarebbe potuto andare avanti” ha scritto.

La sua collaborazione fu un raro successo durante la Guerra Fredda per i maestri dello spionaggio incaricati di rovesciare l’alleato tropicale dell’Unione Sovietica.

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