Saliti del 12,1%

Roma, 4 dic. (askanews) – A novembre, i canoni di locazione in Italia hanno registrato una diminuzione del 2,1%, stabilendosi a 12,4 euro/metro quadro mensili, secondo l’analisi condotta dall’ufficio studi di idealista, il portale immobiliare leader in Italia per lo sviluppo tecnologico. Nonostante questo rallentamento nell’ultimo mese, emerge un notevole incremento del 12,1% nell’arco degli ultimi 12 mesi.

A livello regionale, si osservano cali generalizzati degli affitti in tutte le aree, tranne in Trentino-Alto Adige (3,2%) e Molise (1,2%), che registrano aumenti a novembre. Le contrazioni più marcate coinvolgono Valle d’Aosta (-8,4%), Calabria (-5,2%) e Puglia (-4,7%), seguite da Liguria (-4,4%) e Abruzzo (-4%). Le restanti 13 regioni in ribasso oscillano tra il -3,5% del Lazio e il -0,2% del Piemonte.

La regione con i canoni di affitto più elevati è la Valle d’Aosta (18,9 euro/metro quadro), seguita da Lombardia (17,5 euro/metro quadro), Toscana (15,8 euro/metro quadro) e Trentino-Alto Adige (14,4 euro/metro quadro). Prezzi superiori alla media italiana sono riscontrati anche in Emilia-Romagna (13,1 euro/metro quadro), mentre le altre regioni oscillano dai 12,3 euro del Lazio ai 6,3 euro mensili del Molise, la zona più conveniente per gli affittuari italiani. Province Parallelamente alle regioni, la tendenza provinciale degli affitti risulta negativa, con cali in 73 zone su 107. I ribassi più significativi, superiori al dieci per cento, sono registrati a Latina (-16%), Grosseto (-13,6%), Fermo (-13%), Sassari (-11,1%) e Brindisi (-10,2%). Al contrario, gli incrementi più marcati interessano Oristano (8,2%), Sondrio (7%) e Bolzano (6,5%).

In termini di prezzi, Lucca (26,6 euro/metro quadro) si posiziona come la provincia più costosa, seguita da Belluno (25,9 euro/metro quadro), Bolzano (21,5 euro/metro quadro) e Milano (21,2 euro/metro quadro). Le province con affitti più accessibili sono Enna (4,9 euro/metro quadro), Caltanissetta (5,2 euro/metro quadro) e Benevento (5,5 euro/metro quadro).

A livello cittadino, la tendenza si presenta contrastata, con 39 capoluoghi in aumento, 39 in calo e 4 (Verona, Frosinone, Perugia e Pavia) stabili. Le maggiori crescite del mese sono registrate a Vibo Valentia (6,5%), Campobasso e Pescara (entrambe 5,2%), Trento (4,5%) e Lodi (3,8%). Al contrario, Brindisi (-6%), Macerata e Grosseto (-5,8%), Pesaro (-5,3%) e Ragusa (-5,2%) sono i capoluoghi con i cali più significativi.

Tra i principali mercati della locazione, Venezia (2,4%), Napoli e Palermo (entrambe con un incremento dell’1%) evidenziano una chiara tendenza positiva. Roma mostra una variazione pressoché stabile, con un modesto aumento dello 0,1%. Al contrario, Milano (-1,8%) e Torino (-2%) registrano una contrazione nei prezzi degli affitti.

Nonostante la diminuzione di novembre, Milano (22,5 euro/metro quadro) mantiene il titolo di città più costosa d’Italia per gli affitti, seguita da Firenze (19,9 euro/metro quadro), Venezia (18,4 euro/metro quadro) e Bologna (17,3 euro/metro quadro). Caltanissetta (4,7 euro/metro quadro) si conferma come il capoluogo più conveniente per le locazioni, precedendo Vibo Valentia (5 euro/metro quadro) e Reggio Calabria (5,3 euro/metro quadro).

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