Zanette: sconcertato per atteggiamento che mortifica i produttori
Milano, 3 dic. (askanews) – “Il nostro sistema produttivo è già stato vessato dalla circostanza che i nostri vini, che concluderanno il processo di spumantizzazione dopo il 7 dicembre prossimo, dovranno essere immediatamente assoggettati alla nuova normativa, anticipando di circa un anno la sua applicazione rispetto alle altre produzioni enologiche. Ma ora, l’indicazione di riportare la scritta ‘ingredienti’ sotto al QR Code, appare non solo irrazionale ma anche contraria ad ogni più elementare principio di sostenibilità”. Lo ha affermato il presidente del Consorzio di tutela della Doc Prosecco, Stefano Zanette, commentando le linee guida sulle nuove disposizioni dell’Ue in materia di etichettatura dei vini pubblicate nei giorni scorsi dalla Commissione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Le nuove indicazioni rischiano infatti “non solo di costringere le aziende a dover distruggere decine di milioni di etichette già stampate ma, peggio ancora, di non consentire loro di disporre di quelle nuove per soddisfare la domanda di Prosecco, in uno dei momenti cruciali per la commercializzazione delle nostre produzioni”.
“Da europeista convinto – ha concluso Zanette – non posso che dirmi sconcertato per questo atteggiamento che, da un lato, non giova ad alcuno e, dall’altro, mortifica quanti, con il loro lavoro e il loro impegno, ritenendo di doversi adeguare alla norma, si sentono presi in giro da chi, con molta probabilità, non ha nemmeno avuto la compiacenza di cercare di capire la complessità del nostro sistema produttivo, rendendosi refrattario ad ogni possibile soluzione alternativa”.