Il maestro del Marinskij dirigerà i principali teatri del Paese
Milano, 1 dic. (askanews) – Il direttore del teatro moscovita Bolshoi di Mosca Vladimir Urin cede il testimone a Valeri Gergiev. Urin ha ringraziato lo staff del Teatro Bolshoi per “dieci anni e mezzo di felicità” nel lavorare insieme, riferiscono i media da Mosca. Negli ultimi tempi in realtà il teatro ha vissuto alcune traversie, come la defezione di alcuni artisti internazionali all’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Oltre alla difficile sopravvivenza del balletto “Nureyev”, del regista Kirill Serebrennikov, dedicato al danzatore che approfittando di una tournee a Parigi, nel 1961, fuggì dall’Unione Sovietica scegliendo la libertà. Noto è l’orientamento sessuale di Rudolf Nureyev e colpisce il fatto che le dimissioni di Urin – sotto la cui direzione lo spettacolo è andato in scena per anni e ritirato ad aprile di quest’anno – siano state comunicate all’indomani della notizia della totale messa al bando del movimento Lgbt+.
In precedenza, la vice primo ministro russa Tatyana Golikova aveva affermato che Urin aveva scritto una dichiarazione di sua spontanea volontà. Si sapeva già che aveva scritto una lettera di dimissioni, in base alle indiscrezioni uscite su Forbes. Come aveva detto a Forbes una fonte vicina a Urin, il 17 novembre il direttore del Teatro Bolshoi aveva scritto una lettera di dimissioni di sua spontanea volontà al primo ministro Mikhail Mishustin. E questa richiesta era stata accolta.
Intanto l’opinionista ed ex candidata alla presidenza russa Ksenia Sobchak riportava anche che Urin lascerà il Teatro Bolshoi. Secondo lei, la decisione di dimettersi di Urin “è stata presa personalmente da Putin”. Sobchak affermava che il direttore del Teatro Bolshoi le ha confermato personalmente queste informazioni a cena, in compagnia di persone vicine.
Sobchak riferiva inoltre che il direttore del teatro sarebbe stato il direttore d’orchestra Valery Gergiev, che attualmente ricopre anche le cariche di direttore artistico e direttore del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo.
Gergiev a sua volta aveva dichiarato di essere “piuttosto occupato” e di “non stare cercando un’opportunità per lavorare ancora di più”. Ma evvidentemente qualcuno gli ha fatto cambiare idea.
In base ai pareri sentiti da askanews in merito a Gergiev, il direttore d’orchestra è considerato di grande empatia e molto “buono” con i suoi artisti. Inoltre è ampiamente risaputa la vicinanza di Gergiev a Vladimir Putin, a partire dalla direzione del concerto di Palmira, in Siria, evento culturale ma anche grande colpo propagandistico nel teatro romano antico, a sancire il supporto russo ad Assad, contro i miliziani dell’Isis.