“Non hanno avuto nemmeno il coraggio di votare contro”

Roma, 29 nov. (askanews) – “La maggioranza ha affossato la nostra proposta di legge sul salario minimo legale. Lo ha fatto senza aver avuto nemmeno il coraggio di votare contro, ma attraverso un emendamento approvato ieri sera a tarda ora che la trasforma in una legge delega al Governo. Un emendamento con cui vengono riesumate le ‘gabbie salariali’, cioè stipendi differenziati fra Nord e Sud. Dopo la pantomima del Cnel, ecco la mirabolante ricetta di Giorgia Meloni: no ad una soglia minima che metta finalmente fine a contratti da 4 o 5 ora l’ora che ledono la dignità e sì a lavoratrici e lavoratori ancora più svantaggiati e poveri se vivono e lavorano nel Mezzogiorno”. Lo ha scritto su Facebook il leader del Movimento 5 stelle, Giuserppe Conte.

“Di fronte a tale scenario, non intendiamo arrenderci. Abbiamo già presentato – ha sottolineato l’ex presidente del Consiglio – un emendamento alla legge di Bilancio per introdurre il salario minimo e lo stesso faremo quando questa proposta arriverà in Aula alla Camera. Lì tutto il Paese potrà così vedere di che pasta sono fatti questi finti ‘patrioti’, che si inchinano ai grandi gruppi bancari ma sono impietosi con lavoratrici e lavoratori alle prese con stipendi da fame”, ha concluso Conte.

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