In calo la domanda per settore parafarmaceutico: quasi un -17%
Milano, 29 nov. (askanews) – Con una crescita che sfiora il 10% rispetto a un anno fa, l’ecommerce di prodotti di bellezza è la categoria rivelazione del Black Friday appena concluso. E’ quanto emerge dall’Osservatorio BrandOn group, tech company napoletana che aiuta i brand alle prese con le vendite online, sulla base dei flussi di domanda dei maggiori marketplace.
“In base alla richiesta di prodotti dei colossi delle vendite digitali avvenute nelle settimane che vanno dalla 39esima alla 45esima – è il periodo in cui i marketplace fanno rifornimento in vista delle vendite extra del ‘venerdì nero’ – siamo in grado di capire dove e come si orienteranno le richieste dei consumatori”, spiega Paola Marzario, founder dell’azienda.
Rossetti, detergenti per il viso e profumi: questi i prodotti che troviamo nelle prime tre posizioni. E sono proprio le fragranze ad essere il “must have”: nelle prime 10 posizioni dei prodotti più richiesti dai siti di vendita, i profumi occupano sei posizioni. Un exploit che va di pari passo con quello del settore. Oggi, infatti, le vendite online del settore bellezza a livello europeo valgono 11,37 miliardi di dollari, con una prospettiva di crescita da qui al 2027 del 10,91% (a livello globale il tasso di crescita supererà il 9,22%) anno su anno. Il mercato italiano dei prodotti di bellezza online ha raggiunto un valore di oltre 786 milioni di dollari, ma prevede una crescita per i prossimi 5 anni del 12,9% all’anno.
In calo, invece, rispetto all’anno scorso la domanda del settore parafarmaceutico, con quasi un -17%, presentando però un podio con prodotti mediamente più cari rispetto al beauty: 40 euro contro 17. Un dato che deriva anche dalla scelta dei prodotti: a primeggiare nel parafarmaceutico, infatti, la cosmeceutica, prodotti di ultima generazione che uniscono al trattamento cosmetico l’efficacia del prodotto, e che hanno mediamente prezzi più alti dei comuni prodotti di bellezza. “Il dato tuttavia non qualifica il settore – spiega Paola Marzario – racconta piuttosto una tendenza sull’andamento degli acquisti del Black Friday”.