Stretta monetaria continua a indebolire credito, anche sulle famiglie
Roma, 28 nov. (askanews) – La stretta monetaria operata dalla Bce continua a fare effetto sui prestiti bancari nell’area euro, una manovra frenante che per la prima volta da otto anni a questa parte vede i finanziamenti alle imprese registrare un calo su base annua: meno 0,3% ottobre a fronte di un più 0,2% a settembre. Lo riporta la Bce nell’ultima statistica sugli sviluppi monetari nell’eurozona.
La dinamica dei prestiti alle famiglie ha segnato un indebolimento al più 0,6% annuo a ottobre, rispetto al più 0,8% di settembre. Secondo la Bce il generale aggregato monetario M3 ha visto il calo già in corso limarsi al meno 1%, al fronte del -1,2% di settembre.
Inizialmente questi indicatori erano tra quelli più monitorati dall’istituzione per le decisioni di politica monetaria, c’era perfino chi dava loro un peso superiore a quello dell’indice generale di inflazione.
Con il passare del tempo il grado di attenzione a queste misurazioni si è attenuato. Tuttavia in questa fase sono un elemento rilevante per valutare l’effetto complessivo delle manovra monetaria operata sull’andamento del credito bancario.
Di recente la presidente della Bce, Christine Lagarde ha spiegato che il Consiglio direttivo guarda anche a questo elemento per effettuare le sue valutazioni su quale sia la linea monetaria più opportuna.
A ottobre la Bce ha confermato i tassi di interesse dopo 10 rialzi consecutivi che hanno visto il riferimento sulle principali operazioni di finanziamento portato al 4,50%. Allo stato attuale generalmente gli analisti non prevedono ulteriori aumenti. La prossima riunione operativa monetaria del Consiglio direttivo è fissata per il 14 dicembre.