Durante il derby di calcio femminile Montespaccato – Trastevere

Roma, 26 nov. (askanews) – Dopo aver lanciato “Io la contrasto” lo spot video contro la violenza sulle donne, dedicato alla memoria di Giulia Cecchettin, ideato e realizzato dalle stesse atlete della squadra femminile e diffuso online anche da Rai e Corriere della Sera, il “Gruppo Sportivo Montespaccato” prosegue il proprio impegno contro la violenza sulle donne.

Nel corso del derby di calcio femminile, giocato dalle azzurre contro le più blasonate “cugine” del Trastevere e valevole per la 12^ giornata del Girone C della Serie C, sono stati infatti inaugurati i “seggiolini rossi”, promossi dalla Lega Nazionale Dilettanti per sensibilizzare il mondo dello sport dilettantistico sul tema e diffondere la conoscenza del servizio pubblico di aiuto contro la violenza di genere 1522. Il Montespaccato Calcio e l’impianto sportivo “Don Pino Puglisi” sono stati infatti prescelti, tra le oltre 11 mila società sportive dilettantistiche, dalla LND quale testimonial a livello nazionale in considerazione del consolidato impegno che la società sportiva sequestrata alla criminalità nel 2018 ed inserita nel programma “Talento & Tenacia” di Asilo Savoia, svolge con coerenza e continuità anche a livello educativo e sociale.

“Come società sportiva – ha dichiarato il capitano del Montespaccato Femminile Veronica Sciarretti – siamo da tempo impegnati su questo, tanto che ad inizio stagione sportiva abbiamo deciso di apporre sulla nostra maglia, al posto di uno sponsor, il logo del 1522, il servizio pubblico antiviolenza, per incrementarne la conoscenza e la diffusione ed ideato uno spot che veicoleremo il più possibile. Per fermare la violenza contro le donne tutte e tutti possiamo fare qualcosa e lo sport può rappresentare un veicolo importante a livello educativo e culturale. Per questi motivi abbiamo deciso di ideare e realizzare anche la campagna “Io la contrasto” che il Montespaccato Calcio ha lanciato e che abbiamo dedicato a Giulia e a tutte le altre vittime di femminicidio”.

“Un ringraziamento sincero – aggiunge l’Amministratore del Gruppo Sportivo Montespaccato – va rivolto alla Lega Nazionale Dilettanti che per diretta iniziativa del suo Presidente Giancarlo Abete, efficacemente coadiuvato dal Dipartimento Sociale di recente costituito e affidato a Luca De Simoni, ha voluto rendere sistematico, condiviso e partecipato il proprio impegno su questo tema di prioritaria rilevanza, dando ulteriore impulso a tutte le 11 mila società sportive dilettantistiche a svolgere sempre più un ruolo proattivo anche a livello educativo e sociale sui temi della violenza di genere”.

L’iniziativa di oggi fa seguito alla gara svolta il 25 novembre, in collaborazione con il II Municipio di Roma Capitale presso il Campo Artiglio, tra la Juniores Femminile del Montespaccato Calcio e l’Under 23 Femminile della Romulea, territorio dove l’ASP Asilo Savoia, per l’appunto insieme a Roma Capitale, al II Municipio e all’Associazione “Telefono Rosa”, ha istituito e reso operativi già da alcuni anni due diversi servizi per le donne vittime di violenza: un centro antiviolenza e una casa rifugio. Allo scopo di agevolare i percorsi di autonomia abitativa e lavorativa delle donne in uscita dalle case rifugio, inoltre, sempre d’intesa con Roma Capitale, sono attive per iniziativa di Asilo Savoia 5 unità abitative destinate complessivamente a n. 15 donne con bambini.

Attraverso questa scelta – che fa seguito ad analoghe iniziative realizzate in passato con il fumetto “SOS Violenza, una partita per tutte le donne” e con il progetto “L’altra metà del calcio” promosso con il sostegno del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio – il Gruppo Sportivo Montespaccato vuole così riaffermare il principio di responsabilità sociale alla base della propria missione sportiva e concorrere, in maniera concreta ed efficace, alla diffusione della conoscenza del fondamentale strumento di aiuto offerto dal 1522.

“L’impegno concreto e permanente di Asilo Savoia contro ogni forma di abuso e violenza su donne e bambini – ha dichiarato il Presidente Massimiliano Monnanni – conferma la centralità del ruolo di presidio di prossimità delle aziende pubbliche di servizi alla persona nei territori e la loro capacità di rispondere con tempestività e risolutezza a quella che è ormai diventata una vera e propria emergenza sociale e culturale”.

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