“Ogni 4 giorni una donna uccisa, 70% donne subito violenza o abusi non denunciati”

Roma, 23 nov. (askanews) – “Ancora una volta ci troviamo senza parole, atterriti ed inorriditi dinnanzi all’ennesimo efferato omicidio di una ragazza dolcissima la cui colpa, era stata di illudersi di poter lasciare il proprio ‘bravo’ ragazzo restando comunque amici. Sono troppe le lacrime che ho raccolto in questi anni per le continue violenze psicologiche, fisiche, sessuali, subite da tantissime donne. Ciò che è più incredibile è che il più delle volte le violenze sono ripetute e inferte proprio dalle persone che dicono di amarle ma che chiamano amore ciò che non lo è: la possessività, l’eccessiva gelosia, le tante diverse forme di dominio, di manipolazione, aggressività”.

Lo scrive in una nota Chiara Amirante, Fondatrice della Comunità di diritto Pontificio Nuovi Orizzonti: “Troppo spesso si arriva a considerare la persona che si dice di amare come una proprietà, invece di valorizzarla, custodirla. Tutto questo non ha proprio niente a che fare con l’Amore. Tutti assistiamo attoniti, con una tagliente lama di impotenza che ferisce il cuore, alle continue notizie di donne che vengono uccise proprio da coloro che hanno affermato di amarle. Solo in quest’anno ogni 4 giorni è stata uccisa una donna, il 31,5% delle 16-70enni (6 milioni 788 mila) ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale: il 20,2% (4 milioni 353 mila) ha subìto violenza fisica, il 21% (4 milioni 520 mila) violenza sessuale, il 5,4% (1 milione 157 mila) le forme più gravi della violenza sessuale come lo stupro (652 mila) e il tentato stupro (746 mila) – dati ISTAT. Questo quello che sappiamo ed è già terrificante. Poi ci sono però anche tutte le donne che non hanno voce per gridare perché troppo impaurite e che subiscono continui abusi e violenze di ogni tipo che si ripetono con insistenza e che rendono la loro vita un inferno. In questi anni ho accolto le testimonianze di decine di migliaia di donne e più del 70% hanno subito violenza o abusi”.

“Ci troviamo difronte ad un emergenza epocale – è il monito di Amirante per cessare ogni forma di violenza. Basta, basta violenza! Basta pensare che strumentalizzare il corpo di una donna come un oggetto per vendere di più vada bene! Basta pensare che le ragazze che percorrono gelidi marciapiedi per svendere il loro corpo a viandanti senza scrupoli lo scelgano liberamente, mentre la piaga della prostituzione schiavitù continua a dilagare sotto i nostri occhi, nell’indifferenza dei più. Basta ad ogni forma di mercificazione della donna. Basta con qualunque tipo di abuso. Tutto questo è inaccettabile! Non sono sufficienti, anche se necessarie, pene maggiori per i carnefici. Bisogna prevenire proteggendo sì di più le donne ma anche educando gli uomini e l’intera società a liberarsi da ogni forma anche sottile di maschilismo e a riconoscere e rispettare i diritti, la dignità, la libertà di ogni donna, valorizzare il suo carisma specifico il contributo unico che ogni donna può portare al Bene della società. Mentre noi siamo tutti profondamente scossi e addolorati per il terrificante omicidio di Giulia – aggiunge – ci sono milioni di donne che continuano a subire violenze che vanno al di là di ogni immaginazione. Non restiamo rassegnati in attesa della nuova agghiacciante notizia dell’ennesima donna uccisa, lasciamoci tutti interpellare in prima persona dal perpetrarsi di questa follia. Impegniamoci a fare di tutto, ciascuno nel proprio ambito perché così tante lacrime e così tanto sangue non siano stati versati invano ma possa contribuire a farci sentire la responsabilità di fermare sul nascere, con ogni mezzo, qualunque piccola o grande mancanza di rispetto e di abuso. Mettiamo tutto il nostro impegno là dove siamo per edificare davvero, insieme, una società più attenta alla tutela dei più fragili, e dove il rispetto della dignità, della libertà dei diritti, di ogni donna non siano solo parole ma un imperativo assoluto ed urgente per tutti”.

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