“Unico privilegio è stato potere essere con i cittadini di Caivano”

Roma, 22 nov. (askanews) – “Il treno che ho preso per arrivare (a Caivano, ndr), ho potuto scoprire solo dopo la partenza, aveva 100 minuti di ritardo e in pochi km ha effettuato diverse lunghe soste. Ho chiesto se fosse possibile scendere in una di queste, come anche altri passeggeri, ma le porte in assenza di passaggi per attraversare i binari non possono essere aperte. Il treno si è fermato a Ciampino, dove è stata effettuata una fermata straordinaria disponibile alla discesa di tutti, come da annuncio diffuso sul treno, e non solo per me come qualcuno ha riportato”, lo precisa in una nota il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, spiegando che questo tipo di fermata straordinaria “è avvenuta per diverse ragioni in moltissime altre occasioni per motivi che Trenitalia ha già spiegato”. “Ho continuato con l’auto di servizio – ha quindi aggiunto – assegnatami per legge e alla quale, a inizio mandato mi hanno spiegato, non potevo rinunciare se non creando problemi di sicurezza pubblica”.

Anche in base alle dichiarazioni formali fatte in una nota da Trenitalia, la fermata di Ciampino “non ha comportato alcun disservizio aggiuntivo o costi di nessun genere, neppure alcun rischio o ulteriore ritardo per nessuno. Si è trattata di una fermata straordinaria che, al ricorrere di casi straordinari, Trenitalia realizza abitualmente e che è stata annunciata e resa fruibile per tutti i passeggeri”, ha quindi specificato il ministro Lollobrigida.

“Avrei potuto restare tranquillamente sul treno, come ho sempre fatto in occasione di ritardi ben più prolungati in passato, né ho mai approfittato del mio ruolo in alcuna occasione – ha quindi ricordato – Ho creduto e credo che la mia responsabilità fosse provare a garantire, senza violare alcuna legge o abusare del ruolo che ricopro, la mia presenza dove era stata richiesta e prevista. Per rispetto dei cittadini di Caivano soprattutto. L’unico privilegio che ho ricevuto – ha quindi spiegato è poter essere con loro, incontrare le persone che mi aspettavano, ringraziare i nostri uomini e donne in divisa e gli studenti. Piantare con loro l’albero della legalità dedicato al giudice Falcone al centro del Parco dimostrando che lo Stato c’è e non dà buche”.

“Anche oggi – ha poi sottolineato il ministro – ho passato la giornata con studenti degli agrari a parlare del loro futuro, con i loro docenti capaci di trasmettere passione e amore per il territorio. Ieri a Caivano nell’istituto Morani ho incontrato molti di loro, che grazie alla scuola riscattano un territorio divenuto famoso per l’assenza dello Stato e il proliferare di episodi criminali”. “Grazie allo Stato, tornato a Caivano con le Istituzioni, le Forze dell’Ordine e tanti cittadini onesti ieri è stato restituito alla città un Parco Pubblico sottratto al degrado – ha concluso il ministro Lollobrigida – Ero stato invitato ad inaugurarlo alla presenza di centinaia di uomini e donne in divisa, studenti delle scuole elementari fino alle superiori, associazioni e cittadini”.

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