Un gruppo di 50 ostaggi per 4 giorni di cessate il fuoco, che potrebbero aumentare in cambio di altri ostaggi

Roma, 22 nov. (askanews) – L’accordo raggiunto, con la mediazione del Qatar, tra Israele e Hamas per il rilascio degli ostaggi israeliani, prevede un cessate il fuoco di 4 giorni, che potrebbero salire a 5 con il rilascio di altri ostaggi, la liberazione di circa 140 detenuti palestinesi nelle carceri israeliane e l’autorizzazione a far entrare “circa 300 camion di aiuti al giorno” dall’Egitto. In cambio verrà rilasciato un gruppo di almeno 50 ostaggi, donne e bambini, tra le persone trattenute da Hamas a Gaza dall’attacco del 7 ottobre. Tra i primi dettagli che trapelano, un funzionario americano ha rivelato che in questo primo gruppo di ostaggi figurano tre cittadini americani, tra cui una bambina di 3 anni i cui genitori sono tra le oltre 1.200 persone uccise nel massacro del 7 ottobre nel sud di Israele, ha detto il funzionario.

Dall’altro lato, Israele ha pubblicato un elenco di 300 palestinesi che potrebbero essere rilasciati in base all’accordo raggiunto con Hamas per uno scambio con almeno 50 ostaggi. L’elenco, pubblicato sul sito web del ministero della Giustizia israeliano, include i nomi, l’età e i reati degli aventi diritto. Secondo i termini dell’intesa, all’inizio dovrebbero essere rilasciati solo 150 detenuti. La maggior parte dei prigionieri inseriti nella lista ha 17 o 18 anni: la fascia d’età complessiva è compresa tra i 14 e i 59 anni. La maggioranza dei detenuti – 274 su 300 – è rappresentata da uomini. Sono elencati anche i reati dei detenuti. Tra questi rientrano il tentato omicidio, il lancio di una bomba, la creazione di un oggetto esplosivo o incendiario, il lancio di pietre, il contatto con un’organizzazione ostile, lesioni personali gravi e incendio doloso.

Hamas consegnerà già questa sera a Israele una lista preliminare di 10 ostaggi da rilasciare. La parte israeliana consegnerà a sua volta al movimento palestinese una lista di prigionieri che lo Stato ebraico è disposto a liberare in cambio.

E la pausa umanitaria tra Israele e Hamas prevista dall’accordo potrebbe iniziare alle 5:30 di domani, ora italiana. Ma scaduto l’accordo “continueremo la guerra”, ha avvertito Israele. Allo scadere dei termini dell’accordo raggiunto con Hamas per il rilascio di almeno 50 ostaggi in cambio di prigionieri palestinesi, che prevede una pausa nei combattimenti di quattro giorni, Israele “continuerà la guerra”. Lo ha precisato il governo dello Stato ebraico in una dichiarazione ufficiale rilasciata dopo il voto con cui sono stati approvati i termini dell’intesa.

“Il governo israeliano ha il dovere di riportare a casa tutti gli ostaggi”, si legge. Il governo ha approvato lo schema del primo passo per raggiungere questo obiettivo, secondo il quale almeno 50 ostaggi – donne e bambini – saranno rilasciati nell’arco di quattro giorni, durante i quali sarà osservata una pausa nei combattimenti. Il rilascio di altri 10 ostaggi comporterà un ulteriore giorno di pausa. Il governo di Israele, l’esercito israeliano e i servizi di sicurezza continueranno la guerra per riportare indietro tutti gli ostaggi, ottenere l’eliminazione di Hamas e garantire che non vi sia alcuna nuova minaccia per lo Stato di Israele da Gaza”, conclude il governo.

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