Dati osservatorio Italmercati
Roma, 17 nov. (askanews) – Frutta e verdura autunnali più care del 20% nel 2023, un anno in cui si è verificata inizialmente una diminuzione dei consumi a causa di un clima insolitamente caldo durante il mese di ottobre, che ha comportato un calo delle vendite rispetto all’anno precedente. Il ritorno a temperature più fredde ha migliorato la qualità dei prodotti, aumentando l’appetibilità per i consumatori e stimolando la domanda.
Sono i dati dell’osservatorio nazionale di Italmercati, che spiega che nonostante un aumento dei prezzi del 20% rispetto all’anno precedente, principalmente dovuto a costi di produzione più elevati dovuti alle condizioni meteorologiche avverse, l’offerta di prodotti ortofrutticoli rimane in generale di buona qualità.
La situazione è diversa per le pere, che hanno subito una riduzione nella produzione a causa del maltempo primaverile e dell’influenza della cimice asiatica. Anche l’uva italiana è stata colpita da problemi fitosanitari che hanno limitato la produzione e potrebbero influire sulla disponibilità durante le festività natalizie. Appena avviata, invece, le stagione della cicoria a puntarelle ed il kiwi. È iniziata inoltre la raccolta dei carciofi, con le varietà violetto senza spine e tema dalla Puglia e dalla Sardegna.