Bene che Italia si allinei con quanto fatto da altri paesi Ue

Roma, 17 nov. (askanews) – “Una buona notizia, soprattutto per i consumatori”: così Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia, commenta l’inserimento del divieto di usare denominazioni tradizionalmente associate a prodotti a base di carne per prodotti a base vegetale, contenuta nella legge che introduce il divieto di produrre e commercializzare cibi a base cellulare per uso alimentare o per i mangimi animali.

“Dietro una salsiccia, un hamburger e una bistecca c’è un incredibile portato di cultura e tradizione, usare impropriamente questi termini è un terribile inganno per il consumatore e un sopruso nei confronti di una delle eccellenze del settore agroalimentare Made in Italy”, ha aggiunto Scordamaglia.

“Rispetto e tutela della libertà di scelta per chi decide di avere una dieta vegetariana – prosegue – ma proprio per questo non va ingannato con prodotti ultra trasformati con tantissimi ingredienti chimici al posto di sani prodotti vegetali e per di più spacciati per alimenti nutrizionalmente paragonabili a quelli origine animale”. “Bene quindi che anche l’Italia sia allinei con quanto fatto anche in altri Paesi – conclude l’amministratore delegato di Filiera Italia – come ad esempio la Francia che prima di noi ha agito in tal senso”.

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