Ai minimi da luglio 2021. Effetto statistico legato a beni energetici

Roma, 15 nov. (askanews) – Ad ottobre l’inflazione ha registrato una diminuzione dello 0,2% su base mensile e un aumento di 1,7% su base annua, da +5,3% nel mese precedente. Si tratta di un dato che non si registrava da luglio 2021 (+1,9%). Lo ha reso noto l’Istat che ha rivisto al ribasso la stima preliminare che era +1,8%.

La drastica discesa del tasso di inflazione “si deve in gran parte all’andamento dei prezzi dei beni energetici, in decisa decelerazione tendenziale a causa dell’effetto statistico derivante dal confronto con ottobre 2022, quando si registrarono forti aumenti dei prezzi del comparto”, è il commento dell’Istat. Un contributo al ridimensionamento dell’inflazione si deve inoltre alla dinamica dei prezzi dei beni alimentari, il cui tasso tendenziale scende al +6,3%, esercitando un freno alla crescita su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” (+6,1%). Infine, più contenuta è la flessione dell’inflazione di fondo, che a ottobre si attesta al +4,2% (dal +4,6% di settembre).

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