E il nuovo “Premio Vignaiolo come noi” assegnato al musicista Elio

Milano, 13 nov. (askanews) – E’ Emidio Pepe, vignaiolo classe 1932 e titolare dell’omonima Cantina di Torano Nuovo (Teramo), il vincitore della nona edizione del Premio “Leonildo Pieropan” promosso dalla Federazione dei vignaioli indipendenti (Fivi).

Questa la motivazione con la quale la Fivi ha voluto premiare lo storico socio abruzzese: “Emidio Pepe è l’Abruzzo. C’è chi lo definisce ‘Mr. Montepulciano’ e mai soprannome fu così appropriato. Nel 1964 fonda la sua azienda e comincia la produzione dei suoi vini, quando in Abruzzo non esistevano ancora le Denominazioni: lui e altri vignaioli si misero d’impegno e diedero il loro contributo per plasmare la viticoltura abruzzese, nella consapevolezza che i risultati migliori si ottengono unendo le forze, e che il successo di ogni vignaiolo è legato indissolubilmente al successo del proprio territorio. Quando nel mondo non c’era spazio che per vitigni e vini di grande blasone, Emidio Pepe ha preso la sua valigia e i suoi vini, mettendosi in gioco in prima persona, senza l’aiuto di nessuno se non delle sue forze, diventando così un modello che da generazioni tanti vignaioli abruzzesi cercano di seguire, traendo ispirazione dal suo esempio. E se, nonostante le difficoltà, ancora oggi qualcuno decide di fare questo mestiere, pensando che il vino sia il frutto della vite e di una vita dedicata al lavoro, ci risulta ancora più facile capire che l’esempio di vignaioli come Emidio Pepe continua a dare i suoi frutti”.

L’annuncio del vincitore arriva a poco più di dieci giorni dall’apertura del 12esimo “Mercato dei vini dei vignaioli indipendenti” che si terrà BolognaFiere da sabato 25 a lunedì 27 novembre. E proprio il 27 novembre, in occasione dell’assemblea degli associati Fivi, avverrà la consegna ufficiale del premio.

Tra le diverse novità del Mercato nella nuova sede di Bologna, c’è anche un nuovo riconoscimento, il “Premio Vignaiolo come noi”, attribuito a un uomo o a una donna del mondo della cultura, del giornalismo, dell’economia o dello spettacolo “che interpreta il proprio lavoro mettendo al centro i valori di qualità, originalità, professionalità e l’amore per le cose fatte bene, eseguite con passione e cura artigiana”. Quest’anno il premio è andato al cantante e musicista Stefano Belisari in arte Elio, che sarà presente al taglio del nastro della manifestazione. Questa la motivazione del riconoscimento: “C’è la campagna nel passato familiare di quasi tutti gli italiani. Ma non tutti gli italiani lo riconoscono e lo sanno apprezzare. Stefano Belisari, per tutti Elio, ha riannodato i fili delle sue radici contadine e, pur rimanendo a vivere in città, ha trovato nella campagna marchigiana un luogo dove esprimere un altro lato del suo caleidoscopico talento. E dopo averlo dimostrato per tutta la sua carriera in studio di registrazione, sul palco dei palazzetti o dei teatri, alla radio, in televisione, anche questo suo piccolo ritorno alla terra lo conferma: bisogna amare profondamente il proprio mestiere, e dedicarsi ad esso con passione e cura, per fare cose belle e farle amare”.

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