“Questo non è un momento per rimanere passivi”
Roma, 9 nov. (askanews) – “Se ognuno di noi, uomo o donna, di qualunque religione, di qualunque cittadinanza sia, che appartenga a qualsiasi mondo, non ha la possibilità di dire quello che pensa e di cercare di mettere in atto quello che si è prefisso nella vita, allora non sono solo io che penso, nei momenti più cupi, di aver vissuto invano. Ma chi non segue la propria mente, il proprio dovere, la propria natura più profonda nella propria vita e lascia fare agli altri disinteressandosi con indifferenza è molto colpevole” e “in questo momento non si può essere colpevoli, in questo momento bisogna piangere per i bambini di ogni nazionalità, di ogni colore, di ogni credo perchè i bambini sono una cosa sacra e non vanno toccati per nessun motivo e sotto nessuna latitudine”. Così la senatrice a vita, Liliana Segre, presidente della commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza.
Nel corso di una riunione della commissione, la senatrice ha ringraziato i colleghi della commissione per “alcune prese di posizione che sinora – ha sottolineato – non erano state invocate. Uso questo termine, invocare, perché questo non è un momento per rimanere passivi su quello che succede e lasciare ad altri l’incarico di risolvere le cose. Bisogna sentire la propria coscienza”.