Baldassarra: soluzioni per privato possono interessare anche pubblico
Roma, 6 nov. (askanews) – Rendere più smart la Pubblica Amministrazione sfruttando l’esperienza maturata dalle imprese private nell’impiego dell’Intelligenza Artificiale grazie alle molte soluzioni già messe a punto. Per Seeweb – azienda italiana con Data Center nel Lazio e nella Lombardia e impegnata nel fornire infrastrutture per l’intelligenza artificiale – la strada per implementare l’efficienza dell’amministrazione pubblica è proprio questa, grazie alle competenze e alle infrastrutture che esistono già nel nostro Paese.
“L’Intelligenza Artificiale però non deve essere un semplice trend da seguire – evidenzia l’amministratore delegato di Seeweb, Antonio Baldassarra, la P.A. deve prima di tutto individuare le problematiche verso le quali non riesce a fornire una risposta adeguata, e a quel punto potrà valutare quali soluzioni di intelligenza artificiale adottare per risolvere punti critici e inefficienze”.
In alcuni settori, in effetti, l’Intelligenza Artificiale è stata già ampiamente utilizzata, in particolare dalla Difesa e dall’Intelligence. Ma l’IA generativa può aiutare qualunque Amministrazione a efficientare i processi e migliorare il rapporto con i cittadini. “Ad esempio – aggiunge Baldassarra – può supportare gli stessi dipendenti nell’orientarsi più efficacemente nel quadro normativo, o nell’elaborare i dati immagazzinati. Le Amministrazioni archiviano ingenti volumi di dataset posseduti dal settore pubblico: l’addestramento degli algoritmi e l’automazione consentono di elaborarli con una velocità e una precisione che un umano non può avere”.
L’IA insomma può fare in modo che il potenziale dei big data sia sfruttato a pieno, ma a tal proposito “è indispensabile che i dati vengano protetti in maniera adeguata. “È fondamentale – sottolinea l’ad di Seeweb – utilizzare servizi tecnologici adeguati e in grado di garantire compliance Gdpr e tutela dei dati dei cittadini e dei governi. Seeweb ad esempio ha creato i servizi di Gpu Computing per l’intelligenza artificiale che permettono di dar vita a soluzioni di IA in sicurezza”. Inoltre, l’IA può contribuire a migliorare i rapporti con il cittadino. Generando contenuti, essa può infatti aiutare a fornire risposte non solo ai normali quesiti, ma anche a problematiche più complesse. Di norma questa attività assorbe una buona parte della giornata lavorativa degli addetti. Gli utenti invece sono tenuti a fissare appuntamenti e affrontare file interminabili agli sportelli. E a volte sono costretti a attendere settimane intere prima di ricevere una risposta.
L’IA può anche essere impiegata per formulare e compilare documenti; anticipare in modo predittivo il rischio di perdita di dati personali; fornire direttamente certificati anagrafici. E soprattutto può farlo garantendo inclusività e prendendo in considerazione le differenze culturali e di linguaggio. “In un contesto sempre più globalizzato come quello in cui viviamo – osserva Baldassarra, – sono fattori determinanti che possono fare la differenza nell’operato di una P.A. Un’amministrazione smart deve essere in grado non solo di intervenire rapidamente, ma anche di applicare principi, e rispettare diritti in tutte le loro sfumature”, conclude.