Profondo rammarico per mancata richiesta voto azionisti in assemblea
Roma, 5 nov. (askanews) – Vivendi, primo azionista di Tim, “si rammarica profondamente” che il Consiglio di Amministrazione di TIM abbia accettato l’offerta di KKR di acquistare la rete di TIM senza innanzitutto informare e richiedere un voto ai propri azionisti, contravvenendo così alle norme di governance applicabili”. Il gruppo francese preannuncia azioni legali contro le deliberazioni del cda: “essendo rimasti inascoltati tutti gli appelli alla ragionevolezza, Vivendi utilizzerà ogni mezzo legale ha la possibilità di impugnare tale decisione e di tutelare i propri diritti e quelli di tutti gli azionisti”, si legge in un comunicato diffuso da Vivendi alla fine del cda Tim.
“Le motivate richieste di Vivendi, espresse attraverso molteplici comunicazioni al Consiglio di Amministrazione, l’ Sindaci e l’Autorità di regolamentazione del mercato (Consob), volta a tutelare tutti gli azionisti e a prevenire una situazione così pregiudizievole – si legge nella nota – sono state completamente ignorate. Il Consiglio di Amministrazione di TIM ha quindi privato ciascun azionista del diritto di esprimere il proprio parere in sede di delibera Assemblea degli Azionisti, nonché del connesso diritto di recesso per i soci dissenzienti”.
Secondo Vivendi “cinque pareri pro veritate hanno confermato la cessione dell’intera infrastruttura di rete di Telecom Italia ha comportato un netto cambiamento dell’oggetto sociale di TIM che avrebbe reso necessaria una preventiva modifica dell’art statuto della società, decisione di competenza esclusiva dell’Assemblea Straordinaria incontro. La decisione assunta dal Consiglio di Amministrazione di TIM – si legge ancora – è viziata anche dalla mancata applicazione delle disposizioni in materia operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate, alla luce della partecipazione con poteri decisionali del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che controlla la parte correlata di TIM, Cassa Depositi e Prestiti”.
“Vivendi ricorda che, per respingere la sua richiesta di applicazione della procedura OPC, il Presidente di TIM ha dichiarato per iscritto che l’offerta riguarda solo il fondo Kkr che avrebbe il controllo esclusivo della rete italiana di trasmissione. essendo rimasti inascoltati tutti gli appelli alla ragionevolezza, Vivendi utilizzerà ogni mezzo legale ha la possibilità di impugnare tale decisione e di tutelare i propri diritti e quelli di tutti gli azionistilo il fondo KKR, che avrebbe il controllo esclusivo su quello italiano rete di trasmissione.
“Vivendi – conclude la nota – ritiene che, a seguito di tale violazione dello statuto e del regolamento OPC, la delibera adottato oggi dal Consiglio di Amministrazione è illegittimo e comporta la responsabilità degli amministratori di TIM che hanno votato per la transazione. Di conseguenza, essendo rimasti inascoltati tutti gli appelli alla ragionevolezza, Vivendi utilizzerà ogni mezzo legale ha la possibilità di impugnare tale decisione e di tutelare i propri diritti e quelli di tutti gli azionisti”.