Annata 2010: “E’ un vino ‘antico’, figlio della tradizione”

Milano, 5 nov. (askanews) – “Con la nuova annata della Riserva, la 2010 che presenteremo quest’anno, possiamo dire che nasce un nuovo vino, che in realtà è però un vino ‘antico’, figlio della tradizione”. Così il vignaiolo Claudio Fenocchio, dal 1999 alla guida della Cantina Giacomo Fenocchio di Monforte d’Alba (Cuneo), presenta il “90 Dì”, la sua nuova Riserva Bussia Docg, un Barolo rimasto per tre mesi a contatto con le bucce per estrarre tutto quello che i grappoli di Nebbiolo riescono a dare. Un vino prezioso tirato in circa trecento bottiglie.

“Io credo che il vino sia un valore che può conservare la storia delle nostre terre” afferma il produttore che nel 2023 compie sessant’anni, spiegando che questo metodo veniva usato dal suo bisnonno, poi dal nonno e infine da suo padre Giacomo (di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita), che utilizzavano solo le uve dei vigneti migliori. Dopo le microproduzioni sperimentali nell’annata 2008, Claudio Fenocchio ha pensato di dare vita ad una Riserva da affiancare ai quattro cru aziendali: Bussia, Cannubi, Castellero e Villero.

Il “90 Dì” fa fermentazione naturale senza lieviti aggiunti in vasche di acciaio inox, e poi subisce l’immersione della calotta fino a 90 giorni. Invecchia sei mesi in vasche di acciaio inox, quattro anni in botti di rovere di Slavonia di 35-50 ettolitri e poi affina in bottiglia.

Fondata nel 1864, l’azienda oggi produce circa 45mila bottiglie all’anno, grazie a dieci ettari di vigneti con un’età media di circa 30 anni, posti nel cuore della zona tipica del Barolo. La Cantina, che sostanzialmente non utilizza prodotti chimici, esporta quasi l’80% del vino che produce, caratterizzato da uno stile assolutamente tradizionale, che il tempo non ha fin qui intaccato. Come la maggior parte dei vignaioli langhetti, oltre al Barolo, produce anche le Doc Nebbiolo, Freisa, Dolcetto d’Alba e Barbera d’Alba, e la Docg Roero Arneis, prodotto in un migliaio di bottiglie anche in una versione macerata con il nome di “Anima Arancio”.

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