Progetto pilota su uso all’ingrosso coinvolge 6 banche commerciali
Roma, 2 nov. (askanews) – La Banca Nazionale Svizzera lancia una sperimentazione sull’uso all’ingrosso di moneta digitale di banca centrale con 6 diverse banche commerciali, utilizzando sistemi basati su tecnologie a registro distribuito (Dlt). Con un comunicato, l’istituzione riferisce che dal primo dicembre il progetto pilota verrà avviato sulla piattaforma regolamentata di Six Digital Exchange (Sdx).
In questa fase pilota, denominata Helvetia Phase III, la Bns emetterà per la prima volta una vera e propria moneta digitale all’ingrosso in franchi svizzeri su un’infrastruttura del mercato finanziario basata sulla tecnologia di registro distribuito, si legge. “In tal modo la banca centrale trasferisce in un ambiente produttivo reale i lavori condotti finora negli ambienti di prova e mette a disposizione una Cbdc (central bank digital coin) all’ingrosso per il regolamento di effettive operazioni in obbligazioni”.
Le banche partecipanti eseguiranno le transazioni sulla piattaforma Dlt in qualità di intermediari fra emittenti e investitori. Le obbligazioni tokenizzate saranno regolate contro Cbdc all’ingrosso secondo il principio “consegna contro pagamento”. Il programma pilota andrà avanti fino a giugno 2024.
A partecipare, si legge, sono Banque Cantonale Vaudoise, Basler Kantonalbank, Commerzbank, Hypothekarbank Lenzburg, Ubs e Zürcher Kantonalbank.
Nei sistemi di prova di Six Repo ed Sdx saranno testati inoltre la negoziazione e il regolamento di operazioni pronti contro termine con una Cbdc all’ingrosso. La Dlt e la tokenizzazione di valori patrimoniali sono già impiegate occasionalmente nel sistema finanziario regolamentato, aggiunge la Banca centrale svizzera, e promettono guadagni di efficienza nonché una maggiore trasparenza. Qualora la Dlt dovesse affermarsi nel sistema finanziario, per le banche centrali si porrebbe la questione di come regolare in moneta di banca centrale le operazioni in token tra le istituzioni finanziarie. Questa moneta, che è priva di rischio di controparte, potrebbe così continuare a svolgere il suo ruolo centrale per la stabilità e l’efficienza del sistema finanziario.
L’istituzione precisa che con sperimentazione “non si impegna in alcun modo a emettere in via permanente una Cbdc all’ingrosso” ma che “intende piuttosto valutare i diversi approcci per il regolamento dei valori patrimoniali tokenizzati”.