“Nessun limite di mandato per presidente eletto e governatori”
Roma, 2 nov. (askanews) – “Sono un sostenitore ante litteram” del premierato, “sono figlio della generazione che l’ha spuntata sull’elezione diretta dei sindaci e dei presidenti di Regione. Il premierato rientra nel ‘portafoglio’ dell’elezione diretta”. Così Luca Zaia, il governatore del Veneto, in un’intervista a ‘la Repubblica’.
“Sono l’ad del Veneto, non sono ai tavoli politici e parlamentari. Certo, penso che nell’elezione diretta siano da salvaguardare il premier e il Parlamento. Via il premier e tutti a casa? Penso vadano evitati i ribaltoni e quindi che una norma anti ribaltone ci voglia. Poi ci sono diversi scenari e varie gradazioni, che immagino saranno affrontati con accortezza. È una delle grandi riforme della Costituzione e serve equilibrio. Vorrei solo segnalare che il presidente del Consiglio italiano, nei summit internazionali dei capi di Stato e di governo, appare una figura spuria. Con l’elezione diretta avrà anche più standing istituzionale”, ha spiegato.
E sul clima nella maggioranza di governo ha detto: “le tensioni sono più una speranza delle opposizioni. C’è un dibattito, come su altri provvedimenti, ma il progetto che ne uscirà sarà votato all’unanimità. Un governo come questo non può spaccarsi sulle riforme, perché il popolo non capirebbe”.
Sull’ipotesi depotenziamento del presidente della Repubblica ha spiegato che “da quel che è dato sapere, perché il testo definitivo ancora non c’è, il capo dello Stato mantiene il ruolo strategico di garante della Costituzione e a lui spetta nominare i ministri”.
Zaia non è d’accordo sui limiti di mandato per sindaci e governatori. “Innanzitutto quello che dico ora, lo sostenevo anche prima. Il governo deve decidere se dare ai cittadini il ruolo di protagonisti o no. È offensivo verso di loro sostenere che c’è il blocco di mandato per sindaci e i governatori altrimenti si rischia un eccesso di potere. Significa dare degli idioti agli elettori. Prova ne sia che alcuni sindaci e governatori, che si sono presentati al secondo mandato, non sono stati eletti. E davvero sarebbe anacronistico se il premier eletto non avesse limite di mandati, mentre i presidenti di Regione e i sindaci sì”.