Del Fante: obiettivo è un ambiente di lavoro più equo e inclusivo

Roma, 2 nov. (askanews) – Poste Italiane ottiene la certificazione UNI/PdR 125:2022 per la sua capacità di garantire la parità di genere nell’ambiente di lavoro. L’attestato, previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è stata rilasciato dall’IMQ, organismo internazionale di certificazione, riconoscendo la capacità di Poste Italiane di garantire concrete condizioni di parità nelle attività di progettazione, indirizzo, controllo, coordinamento ed erogazione di Servizi Postali, Logistici, Finanziari, Assicurativi e Digitali. Poste Italiane ha ottenuto il punteggio complessivo del 96% (rispetto al minimo richiesto di 60%), raggiungendo eccellenti risultati nelle sei macroaree oggetto di valutazione: cultura e strategia, governance, processi del personale (HR), opportunità di crescita ed inclusione delle donne in azienda, equità remunerativa per genere, tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.

“Siamo orgogliosi di aver tagliato questo nuovo traguardo – ha commentato l’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante – La certificazione ufficializza l’importanza dei risultati raggiunti nel nostro percorso con l’obiettivo di costruire un ambiente di lavoro più equo e inclusivo. La diversità di genere è un valore che arricchisce la nostra organizzazione e contribuisce al nostro successo e alla crescita sostenibile”.

“La certificazione rappresenta un altro importante riconoscimento lungo il percorso di serietà, concretezza e misurabilità dei risultati che l’Azienda sta perseguendo – ha affermato Giuseppe Lasco, Condirettore Generale di Poste Italiane – è importante che ci sia consapevolezza del ruolo di leadership di Poste Italiane e che essa deriva in maniera esclusiva dalla qualità delle donne e degli uomini che ogni giorno svolgono la loro attività con professionalità e dedizione”.

“Le norme e le Prassi di Riferimento UNI servono a creare un mondo migliore anche e soprattutto in un’ottica di sostenibilità e responsabilità sociale. Sebbene siano presenti in quasi tutti gli aspetti della vita quotidiana – lavorativa in primis ma anche quella strettamente personale – non è facile percepirle. Alcuni “grandi esempi” della loro applicazione da parte di organizzazioni sistematicamente in contatto con i cittadini – come quello di Poste Italiane per la gestione della parità di genere – possono aiutare a diffondere la cultura della normazione e farne percepire i benefici nella società”, ha dichiarato Ruggero Lensi, Direttore Generale UNI.

L’organizzazione inclusiva e il rispetto della parità di genere creano valore sociale condiviso e favoriscono l’elevazione del livello di engagement rispetto agli obiettivi aziendali, generando un vantaggio competitivo per l’intero Gruppo. La certificazione ottenuta rappresenta infatti un ulteriore merito dell’Azienda, che va ad aggiungersi ad altri importanti riconoscimenti ottenuti da Poste Italiane nell’ambito dell’inclusività, tra cui la leadership globale nell’uguaglianza di genere secondo il Gender-Equality Index di Bloomberg e la certificazione Equal Salary.

La certificazione UNI/PDR 125:2022 si aggiunge alle altre numerose certificazioni ottenute dal Gruppo Poste Italiane: UNI ISO 30415:2021 (Diversity and Inclusion), UNI ISO 37301:2021 (sistema di gestione per la compliance), UNI EN ISO 9001:2015 (qualità), UNI ISO 37001:2016 (prevenzione della corruzione), UNI ISO 45001:2018 (Salute e Sicurezza sul lavoro), UNI EN ISO 14001:2015 (Ambiente), UNI CEI ISO/IEC 20000-1:2018 (Gestione dei Servizi ICT), UNI CEI EN ISO/IEC 27001:2013 (Sicurezza delle Informazioni), UNI CEI EN ISO/IEC 27701:2019 (protezione dei dati personali), UNI ISO 20400:2017 (Acquisti Sostenibili), IMQ IMS:2021 (integrazione dei sistemi di gestione), UNI ISO 29993 (formazione), UNI ISO 22222 (Consulenti finanziari in materia di investimenti) e UNI TS 11348 (servizio di consulenza in materia di investimenti) nonché la UNI 11402:2020 (educazione finanziaria) e la UNI ISO 37002:2021 (sistema di gestione whistleblowing).

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