Serpillo (Uci): servono interventi immediati

Roma, 2 nov. (askanews) – Una massiccia infestazione di cimice asiatica sta mettendo a repentaglio la continuità della produzione di nocciole e minaccia anche gli investimenti effettuati da aziende come la Ferrero, che da anni si rifornisce dalle aziende locali per la produzione della Nutella. La cimice asiatica è una specie aliena senza predatori naturali ed è notoriamente difficile da contrastare. Inoltre, i cambiamenti climatici hanno favorito la proliferazione del parassita cosicché le perdite stimate per quest’anno superano i 60 milioni di euro e costituiscono un duro colpo per l’intera regione.

A denunciare la gravità della situazione è il presidente dell’Unione Coltivatori Italiani (Uci), Mario Serpillo, che in una nota sottolinea la necessità di trovare “soluzioni efficaci per combattere la crescente minaccia delle specie aliene che, come nel caso della cimice asiatica nella Tuscia, sta provocando nell’arco di pochi anni danni sempre più gravi ai noccioleti”.

Di fronte al continuo ripetersi di situazioni emergenziali provocate dalle infestazioni delle specie aliene a danno delle colture agricole e del settore ittico, “si devono mettere in atto strategie efficaci – spiega – Serve una risposta concreta da parte delle Istituzioni e degli organi di governo in sostegno delle aziende agricole ed il proficuo coinvolgimento del mondo accademico e della ricerca”, conclude Serpillo.

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