Buzzella: pessimo segnale per tutto il sistema economico
Nel 2023 la produzione dell’industria chimica italiana diminuirà del 9% e per l’anno 2024 è previsto un recupero modesto dell’1%. È questo il risultato del lavoro dell’assemblea di Federchimica, che prosegue al Teatro Lirico di Milano.
“E’ un brutto segnale per il sistema economico, le relazioni sociali e l’ambiente” ha detto Francesco Buzzella, attualmente eletto, presidente di Federchimica.
Nel 2022, la chimica ha registrato un valore della produzione di oltre 66 mld di euro, la V industria più grande del Paese dopo quella alimentare, dei metalli, dei macchinari, dei veicoli e delle attrezzature. Sono circa 2.800 le imprese del settore, oltre 112mila gli addetti.
Secondo le stime di Federchimica, nell’anno 2023 la bilancia commerciale, pur avendo ricevuto un parziale riassorbimento rispetto all’anno 2022 segnato dall’esplosione dei costi energetici, mostra un deterioramento rispetto al 2021.
Nell’anno 2024 si prevede una modesta ripresa della produzione chimica in Italia (+1%) e comunque – si legge – “soggetto a rischi al ribasso in relazione all’evolvere dei costi energetici e del quadro economico complessivo”.
Ciro Di Pietro
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