Le impressioni per la nuova edizione che sarà presentata a marzo 2024
Milano, 22 ott. (askanews) – Sono stati oltre 2.400 i vini di 500 aziende assaggiati in poco più di quattro mesi dai 52 degustatori dell’Associazione italiana sommelier (Ais), per giungere alla selezione delle etichette per l’edizione 2024 della “Guida Eccellenza di Toscana”.
Dall’analisi dei vini degustati l’Ais evidenzia “una rilevante crescita qualitativa d’eccellenza del Chianti Classico Gran Selezione, dove il Sangiovese ormai è diventato assoluto attore dell’appeal organolettico, in trepidante attesa di un ulteriore salto in alto con l’avvento delle Uga”. “Il Vino Nobile di Montepulciano sta attraversando un ottimo stato di forma rispetto alle prestazioni degli anni precedenti, e questo diventa un buon auspicio per l’arrivo delle Pievi” prosegue l’Associazione, mentre il Brunello di Montalcino “resta in una oscillante stabilità, confermando certi convenzionali standard qualitativi acquisiti da tempo”. “Molto interessante la realtà dell’Orcia, con alcuni Sangiovese che si smarcano nella personalità offrendo accattivante e austera tempra strutturale e un elevato livello medio di qualità, e lo stesso si può dire della Docg Carmignano, dove il gruppo dei vini che offrono standard qualitativi molto sopra la media si è compattata rispetto agli anni passati” aggiunge l’Ais, evidenziando che “nell’areale di Montecucco la crescita è ancora in atto, con una considerevole schiera di vini che tagliano il traguardo dell’eccellenza”.
“Il terroir Bolgherese conferma la sua vocazione a stagliarsi al vertice nell’interpretare la filosofia enologica che sfida il Médoc, con la tendenza a equilibrare con ponderazione l’uso del legno durante la maturazione” commenta il coordinatore della guida, Roberto Bellini, precisando che “è anche una certa tendenza da parte di alcuni produttori a cimentarsi con i vitigni locali, e sono state riscontrate interessanti versioni di Canaiolo, Ciliegiolo, Colorino, Barsaglina, Pugnitello e Vermentino Nero. Anche i rosati sono in crescita produttiva e stanno diventando molto attrattivi per prontezza di beva e purezza espressiva di profumo e gusto – prosegue – chiaramente l’uva Sangiovese è la più impiegata, però i rosati ottenuti da Syrah, Vermentino e Aleatico sono risultati sorprendenti”.
Per quanto riguarda i vini bianchi, “le annate 2021 e 2022 della Vernaccia di San Gimignano si sono mantenute nella norma qualitativa, in un panorama viticolo che vede il mercato dominato dai vini ottenuti da Vermentino”, sia da solo sia abbinato ad altri vitigni. A parte qualche invenzione “orange”, è stato molto apprezzato “un bianco vinificato da sola Colombana e alcuni vini ottenuti da Trebbiano Toscano”.
“Considerando la generalità dei vini presentati, si può affermare che ci sono alcuni picchi di generosità alcolica che determinano una struttura un po’ calda, che ovatta quelle graziose spigolosità che il vino dovrebbe offrire nei primi anni della sua evoluzione, proiettando la struttura del vino ai confini dell’inizio della maturità” precisa Bellini, sottolineando che “il trend di crescita del potenziale in alcol sembra non essersi ancora stabilizzato, ci auspichiamo che s’inverta per evitare la possibilità che quella presenza diventi avversaria e avversiva della gradevolezza dell’equilibrio del gusto del vino. Dall’altra parte – conclude – diamo invece il benvenuto alla continuità di un impiego più ‘pensato’ del legno, infatti molte suggestive espressioni di florealità e di fragranze fruttate hanno caratterizzato, per freschezza, una discreta percentuale di vini”.
La presentazione ufficiale della Guida, è fissata per il 2-3 marzo 2024 alla Stazione Leopolda di Firenze, dove è in programma per quelle date la ventunesima edizione dell’evento “Eccellenza di Toscana” organizzata e promossa da Ais Toscana.