Prorogato di un mese divieto di sbarco, dal 15/11 al 15/12

Roma, 17 ott. (askanews) – Il ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione spagnolo ha deciso di rafforzare la protezione delle sardine nel Mediterraneo, prorogando di un mese, dal 15 novembre al 15 dicembre, il divieto di sbarco delle sardine nel Mediterraneo, misura che sostituisce il divieto di sbarco di questo tipo di pesca previsto per quattro mesi. Obiettivo: migliorare la riproduzione della specie e sostenere l’attività della flotta, poiché le soste obbligatorie sono finanziate con aiuti comunitari.

L’ordinanza ministeriale è stata pubblicata oggi sulla Gazzetta Ufficiale dello Stato e modifica una precedente ordinanza che istituiva un piano di gestione per la pesca con reti a circuizione nella zona di sottopesca del Mediterraneo, con misure volte a rafforzare la protezione delle sardine e sostenere il contesto socioeconomico. “Con l’ordinanza pubblicata oggi – spiega il ministero – rafforziamo il nostro impegno per un’adeguata gestione delle risorse della pesca, che tenga conto della dimensione integrale della sostenibilità ambientale, sociale ed economica, riconosciuta nella Politica Comune della Pesca e nel Regolamento recentemente approvato Legge sulla pesca sostenibile e sulla ricerca sulla pesca”.

Questa iniziativa modula le misure di gestione e garantisce il mantenimento dell’attività nella zona denominata GSA 6, che corrisponde alla sottozona geografica della Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo (CGPM) che copre le acque spagnole della costa della Catalogna, Comunità Valenciana e parte di Murcia. Il piano di gestione stabilisce diverse misure adattate alla realtà di ciascuna zona, come i limiti di cattura per nave o l’aumento di alcune taglie minime, con una certa flessibilità, in modo che i divieti possano essere modificati in base all’evoluzione delle popolazioni.

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