E due sono spumanti della piccola Denominazione Lessini Durello

Milano, 6 ott. (askanews) – Sono 45 i vini del Veneto che hanno ottenuto i “Tre Bicchieri”, il massimo riconoscimento assegnato dalla guida “Vini d’Italia 2024” del Gambero Rosso.

Buoni risultati spiccano da un po’ tutti i territori della regione. In Valpolicella, secondo i degustatori della guida, “emerge una nuova consapevolezza, con vini autentici, dove la tecnica esalta il legame con il territorio e non insegue un modello vincente, con l’appassimento legato all’Amarone (12 quelli premiati) e quasi scomparso dai Valpolicella Superiore più interessanti. Il territorio recita da protagonista anche con vitigni di carattere internazionale, con i bordolesi di Colli Euganei e Berici che si contrappongono a quelli della provincia trevigiana con i primi più ricchi e solari e i secondi giocati più sull’eleganza e la tensione”.

Tra i bianchi, i critici spiegano che “si possono assaporare Soave nitidi nell’espressione aromatica tipica e dal profilo gustativo fine e slanciato, Custoza in cui invece la ricchezza della piattaforma ampelografica permette interpretazioni molto differenti fra loro, ma che lasciano sempre emergere la forza delle colline moreniche del Garda”. E ottimi risultati emergono proprio dal bacino gardesano, “dove alla qualità indiscutibile dei migliori Bardolino fanno eco Chiaretto di personalità e grinta, nonché dalla Lessinia, sempre più terra di spumanti di carattere”. Per piccola Denominazione berico-scaligera Lessini Durello, i “Tre Bicchieri” sono raddoppiati grazie al “Lessini Durello Brut Nera Riserva 2015” di Fongaro e al “Lessini Durello Pas Dosé Metodo Classico Cuvée Serafino Riserva 2016” di Dal Maso. “Siamo molto fieri per questo risultato – ha dichiarato la presidente del Consorzio, Diletta Tonello – è un traguardo molto significativo soprattutto se lo leggiamo in rapporto ai piccoli numeri che da sempre contraddistinguono la nostra zona di produzione”. Per quanto riguarda il Prosecco, secondo i critici della guida “i migliori sono sempre più retti dalla sapidità più che dal residuo zuccherino: ne guadagnano in piacevolezza e versatilità”.

Sul fronte novità i fratelli Zeni, Mariano Buglioni e la famiglia Rubinelli fanno il loro debutto nell’esclusivo club delle aziende premiate “con vini dallo stile elegante e dinamico”, ma ci sono tanti vini nuovi anche per aziende già segnalate dal Gambero Rosso, come il Pinot Grigio Rivoli dei fratelli Fugatti, Il Valpolicella Case Vecie di Brigaldara, la Cuvée Serafino di Dal Maso o “l’imperdibile” Traccia di Rosa di di Le Fraghe della vignaiola Matilde Poggi”. Quello dell’azienda vitivinicola di Cavaion Veronese è il primo Chiaretto di Bardolino premiato dalla “Guida Vini d’Italia 2024”.

“Traccia di Rosa è uno dei pochi vini rosa italiani ad uscire dopo un affinamento di un anno, segno che anche questa tipologia, con le uve e il territorio adatti, può dar vita a un vino longevo” ha commentato Poggi, sottolineando che “i ‘Tre Bicchieri’ è un riconoscimento che non solo premia il nostro impegno ma che dà prestigio all’intera Denominazione e al lavoro svolto in questi anni per affermare il valore del Chiaretto a livello nazionale e internazionale”. Matilde Poggi è una dei tre produttori italiani tra i 42 soci dell’associazione internazionale “Rosés de Terroirs” nata in Francia nel marzo 2021 con l’obiettivo di favorire la creazione, la promozione e lo sviluppo di un vero e proprio segmento di mercato dedicato ai rosé di terroir.

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