“Circa 5-6 le persone gravi che preoccupano”

Milano, 4 ott. (askanews) – “Sono circa 5-6 le persone gravi che ci preoccupano”, tra cui alcuni minori. Così il presidente del Veneto Luca Zaia sulla strage dell’autobus a Mestre. “La mole della tragedia impone uno sforzo non indifferente anche sul fronte della mediazione linguistica: abbiamo croati, tedeschi, ho sentito stanotte l’ambasciatore della Spagna, ucraini, francesi”.

“Un’autentica tragedia”, così Luca Zaia all’ingresso in ospedale a Mestre, per un brefing per le autorità sanitarie. “Qui abbiamo attivato un centro ascolto, di supporto psicologico, anche di mediazione linguistica”. Zaia ha fatto sapere che i tre giorni di lutto regionale sono stati autorizzati, mentre si attendono le prime conclusioni delle indagini della magistratura. “Tutto fa pensare a un malore”, ha precisato Zaia ma non sono da escludere altre cause, ad esempio un guasto tecnico. “L’autobus è di nuova generazione, elettrico, del 2022, può starci qualche perplessità – ha precisato Zaia -. Anche perché Alberto Rizzotto, l’autista, viene data come autista esperto, supereferenziato, una persona per bene”.

Zaia, dopo aver incontrato il personale sanitario in ospedale a Mestre ha riferito ai giornalisti che “tra i feriti nell’incidente di ieri sera ci sono fratelli, di 3 e 13 anni, austriaci e ricoverati a Treviso. La madre e il compagno sono invece morti”.

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