Lombardia, Lazio, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna sono le prime cinque per numero di partenze

Roma, 2 ott. (askanews) – Con la fine di settembre, il nuovo anno scolastico entra a pieno regime con un background molto particolare per 1300 studenti italiani partiti nel corso dell’estate per un viaggio studio all’estero con WEP, organizzazione leader nel settore degli scambi culturali e linguistici nel mondo da ben 35 anni. Al termine del periodo delle partenze estive per i programmi di studio internazionale, WEP presenta un bilancio positivo per l’anno scolastico 2023/24 e conferma le previsioni per la Top 10 delle mete preferite dagli studenti italiani per lo svolgimento dei soggiorni studio all’estero:

1. Canada 2. USA 3. Australia 4. Irlanda 5. Gran Bretagna 6. Nuova Zelanda 7. Francia 8. Germania 9. Spagna 10. Sudafrica

Così come emerso dalle previsioni condivise da WEP a inizio 2023, il Canada si attesta sul podio e supera gli USA come prima meta preferita. Mentre l’Australia sale di una posizione ed entra ufficialmente nella top 3. Anche la Nuova Zelanda ottiene buoni risultati, posizionandosi in sesta posizione dalla penultima in cui la posizionavano le previsioni di inizio anno. È rilevante notare che la top 3 è composta esclusivamente da destinazioni extraeuropee, a conferma di come la generazione di giovani che ha sentito maggiormente il peso delle restrizioni dovute alla pandemia scelga mete più sfidanti con una grande voglia di esplorare il mondo.

Per quanto riguarda le mete europee, rispetto alle previsioni di inizio anno la Germania scende dalla sesta all’ottava posizione, mentre l’Irlanda si conferma in quarta posizione superando così il Regno Unito a testimonianza dell’impatto della Brexit sulle preferenze accordate per viaggi studio in questo stato.

Gli studenti italiani non solo hanno preferito mete sfidanti, ma anche soggiorni di lunga durata: il semestre è stata la soluzione preferita da oltre la metà dei partenti (il 55%), seguito dall’anno all’estero (il 35%) e dal trimestre (il 10%). Proprio i soggiorni dai 6 ai 12 mesi permettono ai ragazzi di vivere un’esperienza più immersiva e di aumentare i propri livelli di autonomia e adattabilità.

A conclusione della stagione per le partenze per l’anno scolastico 2023/24, WEP rivela anche la Top5 delle regioni di provenienza degli studenti italiani partiti per viaggi studio all’estero:

1. Lombardia 2. Lazio 3. Piemonte 4. Veneto 5. Emilia Romagna

Per raccontare le esperienze uniche vissute dagli studenti che hanno frequentato un programma studio WEP all’estero, è disponibile sulle principali piattaforme online (es. Spotify, Apple Podcast, Google Podcast, Amazon Music) exCHANGE “Storie di ragazzi all’estero” il podcast di WEP di 7 episodi che racconta le storie individuali dei ragazzi che hanno vissuto un’esperienza di studio all’estero tra aneddoti di vita quotidiana, progetti e scoperte. Sarà possibile conoscere i protagonisti del podcast e scoprire il mondo dei programmi scolastici all’estero il 6 e 7 ottobre a Milano in occasione degli “High School Days”: il primo evento in Italia con exhibition area in cui studenti e genitori potranno orientarsi nella scelta tra i diversi sistemi scolastici e le numerose destinazioni disponibili, ascoltando le testimonianze degli studenti che hanno già vissuto l’esperienza di un soggiorno studio internazionale.

“I soggiorni studio all’estero durante le superiori rappresentano un’occasione unica per i giovani che vogliono apprendere una lingua straniera e confrontarsi con una sfida che contribuisca alla loro crescita personale e, a lungo termine, anche professionale. WEP Italia si occupa in media ogni anno della partenza di circa 4.500 studenti, di cui oltre 1800 scelgono di frequentare un semestre o un anno di studi all’estero. Con i numeri degli studenti che hanno scelto WEP per essere accompagnati per l’anno scolastico 2023/2024, stiamo tornando ai livelli pre pandemia, con una conferma di interesse per le mete d’oltreoceano e un momentaneo accantonamento di una meta classica come il Regno Unito, penalizzato dalla burocrazia per l’accesso post Brexit. Non esiste, in ogni caso, una meta migliore di un’altra, poiché in questo tipo di esperienza è centrale l’aspetto culturale, l’arricchimento personale dei ragazzi deriva principalmente dalla loro predisposizione al confronto e dalla voglia di scoperta. Per tutti gli studenti che intraprendono questa sfida, riteniamo abbia molta importanza il percorso di formazione pre-partenza, ambito nel quale WEP si distingue. Prevediamo, infatti, sia momenti di formazione online con la piattaforma di e-learning WEP Campus, sia attività in presenza come WEP Challenge con attività di formazione e prove inerenti al concetto “out of comfort zone”, lezioni frontali e urban games,” afferma Diana Frattini, Head of Marketing di WEP Italia.

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