Per sottolineare il legame storico che lega il vino alla Capitale

Milano, 29 set. (askanews) – Il Consorzio di tutela Roma Doc lancia un curioso calendario 2024 in latino, corredato da 12 fotografie delle bottiglie di vino incastonate negli scorci più suggestivi della Capitale, dal Pantheon a piazza Navona, dall’Isola Tiberina a Castel Sant’Angelo fino a Trastevere. Scatti inediti, realizzati da sei giovani e noti “content creator” del web.

“La scelta del latino, alla quale pensavamo già da tempo, è tutt’altro che casuale, perché è in linea con il nostro percorso sempre in bilico tra passato, presente e futuro” ha spiegato il presidente del Consorzio, Tullio Galassini, sottolineando che “il latino è alla base di moltissime delle lingue moderne, così come Roma è la culla della civiltà occidentale”.

Il progetto, realizzato con il contributo dell’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio (ArsiaL), porta avanti il percorso di comunicazione intrapreso dal Consorzio, “che mira all’attenta promozione dei vini e nel contempo, a raccontare la tradizione enologica, il legame con il territorio e il bagaglio valoriale che costituiscono il pregio della Roma Doc”. “Una direzione condivisa già da tempo da tutte le Cantine – ha precisato il Consorzio – che guarda al futuro della denominazione e al desiderio di internazionalizzazione, mantenendo comunque salde le radici con il passato”

“È proprio il legame tra il vino e Roma il fulcro della Denominazione e da qui il nostro impegno per consolidare la liaison tra le aziende produttrici e il trade romano” ha aggiunto la vicepresidente del Consorzio, Rossella Macchia, , ricordando che “nei mesi scorsi abbiamo lavorato in questo senso, ribadendo quanto la Capitale rappresenti il naturale punto di riferimento dei vini Roma Doc. Contiamo quindi su un’azione sinergica tra aziende, istituzioni e associazioni di settore – ha concluso – per far sì che il nuovo calendario entri nei ristoranti, enoteche, alberghi della nostra città, ponendosi come importante biglietto da visita tanto per i romani quanto per i turisti”.

E sull’importanza dei Vini Roma Doc “come eccellenza della Capitale e sulla funzione del calendario come elemento di estrema rappresentatività”, si sono espressi anche gli assessori comunali Alessandro Onorato e Giancarlo Righini, “concordi nell’affermare che mai come in questo momento, Roma è al centro dell’attenzione mondiale e che asset come quello della produzione agroalimentare, della ristorazione e dell’hospitality necessitano di una comunicazione forte e di una forte connessione tra il tessuto sociale-produttivo romano e le istituzioni”.

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