Filiera pasta, pomodoro e pani esempi di economia circolare
Milano, 29 set. (askanews) – Nel 2022 ammontano a oltre 2,2 milioni di euro e più di 3.200 le tonnellate di prodotto donate da Barilla, un impegno per favorire l’accesso al cibo a un numero crescente di persone, valorizzare l’inclusione sociale, supportando lo sviluppo e il benessere dei territori.
Negli ultimi anni, ricorda il gruppo alimentare di Parma, in occasione della Giornata internazionale della consapevolezza sulle perdite e gli sprechi alimentari, circa il 14% del cibo prodotto in tutto il mondo va deperito tra il momento della raccolta e quello della vendita al dettaglio. Ciò equivale a una perdita di 400 miliardi di dollari all’anno in valore alimentare, mentre va sprecato il 17% stimato della produzione alimentare globale1. In Italia come ha dimostrato il rapporto sullo spreco alimentare di Waste Watcher l’inflazione ha amplificato l’attenzione sugli sprechi.
In questo contesto, Barilla ha analizzato tre delle sue filiere (pasta, salsa di pomodoro e pani morbidi), in collaborazione con Last minute market, spinoff dell’Università di Bologna, con l’obiettivo di monitorare le perdite e gli sprechi alimentari lungo le catene del valore ed individuare le cause e le misure per ridurli. Gli studi hanno sottolineato che tali filiere possono essere considerate un buon esempio di economia circolare, in quanto le perdite e gli sprechi alimentari misurati sono molto limitati (la maggior parte di tali sprechi avviene durante la fase di consumo, mentre il cibo sprecato nei processi di produzione è molto limitato). Lo stesso vale per gli imballaggi. Il packaging dei prodotti Barilla, resistente, durevole e 100% riciclabile, mantenendo il gusto, la qualità e la sicurezza del prodotto, rappresenta un’azione concreta per la lotta allo spreco degli alimenti.