A Milano presentato il Gruppo giovani e premiato James Suckling

Milano, 28 set. (askanews) – Alla soglia dei festeggiamenti per il suo ventennale nel 2024, l’Istituto Grandi Marchi accoglie la storica Cantina trentina Tenuta San Leonardo e dà vita al suo Gruppo giovani. Lo ha annunciato il presidente dell’Istituto, Piero Mastroberardino, nel corso di una serata organizzata il 27 settembre a Milano dalla realtà che riunisce 18 tra le più importanti aziende vitivinicole italiane, il cui fatturato complessivo nel 2022 ha superato i 600 milioni di euro, con un valore all’estero che si attesta intorno ai 350 milioni.

Una serata durante la quale è stato premiato il celebre critico enologico statunitense, James Suckling, intervenuto insieme con la moglie Marie Kim. Consegnando il riconoscimento che il gruppo attribuisce ad una firma del giornalismo internazionale di settore che si è particolarmente contraddistinta nella divulgazione del vino italiano di qualità a livello mondiale, Mastroberardino ha parlato di Suckling come di “uno straordinario amico delle nostre famiglie ma, prima di tutto, di uno straordinario amico del vino italiano”, ricordando che il 64enne noto per essere uno delle personalità più influenti del mondo del vino, “ha innescato dei cambiamenti molto importanti nei processi di comunicazione del vino italiano, vedendo in anticipo e gettando le basi di ciò che stiamo vivendo oggi”. Prima di Suckling, per quasi trent’anni Senior editor e responsabile della redazione europea di “Wine Spectator”, il premio era stato assegnato a Burton Anderson, Jens Priewe e Monica Larner.

“Stiamo vivendo una fase molto importante che è quella dell’inserimento dei giovani” ha detto Mastroberardino ad askanews, spiegando che nelle ore che hanno preceduto la serata si è tenuta la prima riunione del Gruppo giovani dell’Istituto, che è stato “un momento di brainstorming tra vecchi e giovani, un momento molto propositivo di riflessione sulle cose da fare”. “Non c’è solo il tema del passaggio generazionale in visione d’assieme ma anche un ragionamento su ciò che sta accadendo nel mondo del vino, perché il grande tema di questo periodo è capire che cosa sta succedendo ai consumi, non in chiave congiunturale ma in chiave strutturale” ha aggiunto il presidente, alla guida della storica azienda di famiglia in Irpinia, sottolineando che “all’incontro ci siamo riproposti di mettere a punto una riflessione sui codici, sui linguaggi, sulle occasioni di consumo, su cosa si aspetta un giovane da un’azienda come le nostre o dal vino come concetto. Da questa riflessione – ha evidenziato – si apre una fase nuova per l’Istituto che sarà una fase di proposizione, di stimolo e se vogliamo anche di provocazione”.

Un ragionamento importante che testimonia una visione lucida e lungimirante, che investe anche il tema del valore dei vino. “Nel proporsi in maniera agile ad un nuovo consumatore la riflessione è anche confrontarsi non tanto con la capacità di spesa quanto con la volontà di spesa” ha continuato Mastroberardino parlando con askanews, aggiungendo “cioé capire effettivamente uno cosa si aspetta, momento per momento, dalle sue esperienze di degustazione: se non capiamo questo, non chiudiamo quello iato che in questo momento si percepisce esistere tra un certo sistema di offerta e un consumatore che si va formando”.

Lo sguardo è insomma puntato sulle nuove leve ventenni che si stanno formando in azienda e che devono contribuire a decodificare le nuove generazioni di consumatori. “Questa è una fase di autoanalisi, una riflessione strategica che ci tocca per capire con quali schemi di gioco affrontare una fase nuova – ha chiosato il presidente – senza perdere la legacy di queste aziende che hanno secoli di storia sulle spalle, che sono tutti punti di riferimento straordinari per i loro territori e quindi per le Denominazioni”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *