Besseghini: il mercato dell’energia ancora alla ricerca di equilibrio

Roma, 28 set. (askanews) – La bolletta elettrica per la famiglia tipo in tutela crescerà del 18,6% nel quarto trimestre del 2023. E’ quanto afferma l’Arera in un comunicato. Terminato il sistema di rafforzamento in vigore negli ultimi 2 anni, vengono aggiornati i bonus sociali base al fine di garantire un risparmio del 30% sulla bolletta elettrica (al lordo delle imposte) e del 15% su quella gas (al netto delle imposte).

Per l’ultimo trimestre dell’anno, inoltre, viene introdotta una novità: un contributo straordinario crescente con il numero dei componenti familiari, che arriverà in automatico a chi già riceve il bonus elettrico, cioè le famiglie con livello Isee fino a 15.000 euro (30.000 euro per le famiglie numerose), per un valore totale di 300 milioni di euro. Misure che attuano quanto previsto dal Governo nel decreto approvato nella riunione del Consiglio dei Ministri dello scorso 25 settembre.

L’intervento si affianca a quelli relativi al gas, con la conferma anche nel quarto trimestre del 2023 dell’azzeramento degli oneri generali e della riduzione Iva al 5%, come anche per la gestione calore e teleriscaldamento.

“E’ vero che i prezzi dell’energia non mordono con l’aggressività di un anno fa ma le oscillazioni sono indice di un settore energetico ancora alla ricerca di un suo equilibrio, con inevitabili riflessi nella bolletta anche a causa della stagionalità a cui andiamo incontro – afferma il presidente di ARERA, Stefano Besseghini -Anche senza lo stimolo dei prezzi alti è importante in questa stagione invernale prestare molta attenzione al contenimento dei consumi e, per quanto possibile, a sviluppare investimenti di efficienza energetica”.

L’aumento del prezzo dell’energia elettrica, per chi è ancora in tutela, è dovuto all’andamento delle attuali quotazioni all’ingrosso, previste in aumento per il quarto trimestre 2023 anche a causa del costo del gas naturale che normalmente cresce nelle stagioni più fredde.

A livello di scenario, positivo il riempimento degli stoccaggi gas italiani ed europei, che hanno raggiunto già ad agosto oltre il 90% della capacità disponibile, in largo anticipo rispetto alla scadenza del 1° novembre prevista dalle norme europee.

La spesa per l’energia elettrica per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2023) sarà di circa 889,60 euro, segnando un -32,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° gennaio – 31 dicembre 2022).

Nel dettaglio delle singole componenti in bolletta, per l’energia elettrica si registra un +18,6% del prezzo finale della famiglia tipo, a 28,29 centesimi di euro al kWh, in netta diminuzione rispetto ai 66,01 centesimi che caratterizzavano il quarto trimestre 2022 (-57% circa). Il prezzo attuale è sostanzialmente legato al forte incremento della componente PE a copertura dei costi di acquisto dell’energia elettrica (+19,4%), e della voce oneri di sistema (+0,4%), leggermente compensata da una riduzione della componente PD a copertura dei costi di dispacciamento (-1,2%); la componente PPE per il corrispettivo di perequazione è rimasta invariata. Restano invariate le tariffe di rete regolate (Trasporto, distribuzione e misura).

Rimane rilevante il supporto fornito dai bonus sociali energia a sostegno delle famiglie. Questi vengono erogati direttamente in bolletta a tutte le famiglie aventi diritto, a condizione che abbiano un ISEE valido nel corso del 2023 ed entro la soglia di 15.000 euro (30.000 euro per le famiglie numerose con almeno 4 figli a carico). A tal proposito si ricorda che l’ISEE ha una validità coincidente con l’anno solare ed è quindi importante presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), qualora non sia stato già fatto nel corso di quest’anno, per ottenere la certificazione per il 2023.

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