Fondazione Univerde: nuovo rapporto sull’ecoturismo in Italia
Milano, 27 set. (askanews) – Sempre più consapevolezza e attenzione alle tematiche della sostenibilità nel mondo del turismo: è quanto emerge dal nuovo Rapporto “Gli italiani, il turismo sostenibile e l’ecoturismo”, presentato a Milano dalla Fondazione Univerde nella storica sede del Touring Club Italiano, in concomitanza con la Giornata Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite. Per questo il convegno si è aperto con un videomessaggio del segretario generale dell’Organizzazione Mondiale per il Turismo dell’ONU, Zurab Pololikashvili, che ha ricordato come anche il comparto debba fare i conti con le grandi sfide ambientali del nostro pianeta. Che sono anche al centro del rapporto presentato.
“Già il fatto che siamo al tredicesimo rapporto, quindi sono 13 anni che monitoriamo l’interesse e l’importanza di questi aspetti per gli italiani – ha detto ad askanews Alfonso Pecoraro Scanio, presidente di Univerde – è un segnale di continuità e abbiamo registrato l’aumento dell’attenzione dei cittadini, ma anche delle imprese. Ora quello che dobbiamo fare è monitorare e certificare, dobbiamo fare in modo che questa grande voglia di fare cose nuove si traduca anche in azioni concrete, quindi serve pianificazione, certificazione, serve usare bene i fondi del PNRR, ne abbiamo parlato anche con il direttore responsabile di questo settore, perché l’Italia ha una grandissima potenzialità turistica ma deve avere più formazione e più attenzione alla sostenibilità reale”.
Nel corso del convegno, intitolato “Dal Grand Tour al brand Italia. Made in Italy, cucina italiana e ospitalità per un turismo sostenibile”, si sono affrontati diversi aspetti relativi al mondo del turismo in chiave ambientale e sostenibile, con la presenza anche di rappresentanti di aziende come MSC Crociere o TH Resorts. Tra i relatori il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, che ha ricordato che “il turismo è una cosa seria”. “Il nostro Paese – ha aggiunto Centinaio – si trova nel bel mezzo di una competizione a livello mondiale sul turismo e di conseguenza dobbiamo pensare che i turisti che ci guardano, i potenziali turisti che ci guardano dall’estero vogliono avere servizi e vogliono avere la qualità che sperano di avere dall’Italia, perché l’Italia la vedono come qualcosa di bello. E quindi il lavoro che deve fare, devono fare le istituzioni, ma devono fare anche i privati, è quello di operare affinché il sistema Italia sia sempre più accogliente e permetta a chi si muove nel nostro Paese o che arriva nel nostro Paese di poterne godere al meglio senza quei disservizi che abbiamo visto in questi ultimi anni”.
L’idea di proposta turistica che emerge è quindi orientata a unire gli aspetti imprenditoriali, quelli enogastronomici e quelli culturali. Ai quali si aggiunge la necessità di fare i conti con il cambiamento climatico e con il dovere di ridurre sempre più l’impatto ambientale.