Così il Ministro della Difesa rivolgendosi al governo tedesco
Roma, 24 set. (askanews) – Botta e risposta a distanza tra il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, e il governo tedesco sulla questione dei migranti.
“In merito alle recenti e rinnovate dichiarazioni sull’operato del governo italiano e, in particolare, sulla questione dei salvataggi dei migranti e dei finanziamenti alle Ong – dice Crosetto in una nota – voglio ricordare, con rispetto, al signor portavoce del ministero degli Esteri, cui rispondo in prima persona perché io non ho un ‘portavoce’, che mi sarei aspettato aiuto e solidarietà in un momento di difficoltà, come abbiamo l’abitudine di fare noi italiani con tutte le nazioni, quando sono in difficoltà”.
“A noi italiani viene naturale. Per quanto riguarda il tema specifico – precisa il Ministro -, mi sono limitato a sottolineare, in una intervista, che, invece, la loro risposta è stata quasi esclusivamente quella di aiutare e finanziare alcune Ong tedesche e non. Per quanto riguarda i salvataggi in mare, infine, voglio rammentare agli amici tedeschi che quelli effettuati dalle Ong rappresentano appena il 5%, mentre le varie istituzioni italiane, in primis le capitanerie di porto, la Guardia di Finanza e la Marina Militare, che ha tra i suoi doveri istituzionali quello del salvataggio in mare di chiunque si trovi in difficoltà, rappresentano la maggior parte dei salvataggi stessi”.
“Se la Germania avesse a cuore il destino delle persone in difficoltà e volesse davvero aiutarci a salvare vite – conclude Crosetto – potrebbe aiutare a costruire quello che chiamiamo “piano Mattei” per l’Africa, a combattere seriamente i criminali che trafficano in esseri umani e dare una mano alle istituzioni e i corpi, militari e civili, della Repubblica italiana. Ne saremo ben felici”.