In Ucraina spaccato di cosa si vive in tanti altri contesti di guerra
Città del Vaticano, 22 set. (askanews) – “Purtroppo l’umanità globalizzata è ferita e minacciata da una guerra mondiale a pezzi, che, combattuta direttamente in alcune regioni del pianeta, ha però conseguenze che danneggiano la vita di tutti, specialmente dei più poveri”. Lo scrive Papa Francesco in un messaggio inviato ai partecipanti al Simposio Ecumenico nell’Abbazia di Pannonhalma, in Ungheria.
Il Papa cita San Benedetto patrono d’Europa e la sua regola, aggiungendo che questa “non contiene una trattazione sul tema della pace, ma piuttosto può essere adottata come ottima guida per un impegno consapevole e pratico a favore della pace. Il Santo Abate la scrisse pensando ai monaci, ma il suo messaggio va ben oltre le mura dei monasteri. Essa mostra come la convivenza umana, con la grazia di Dio, possa superare i pericoli dovuti a dispute e discordie”, scrive Francesco.
“Lo sguardo di Benedetto è molto lucido circa le differenze e le disuguaglianze che esistono tra i membri della comunità. Egli – prosegue il Papa nel suo messaggio – conosce la complessità delle impronte linguistiche, etniche e culturali, che rappresenta allo stesso tempo una ricchezza e un potenziale di conflitto. Eppure, egli ha una visione serena e pacifica, perché è pienamente convinto della pari dignità e del pari valore di tutti gli esseri umani”.
“Anche gli ‘hospites’, ovvero gli stranieri, devono essere accolti secondo tale principio. ‘Onorare tutti gli uomini’ è il fondamento della pace nella comunità monastica, così come nelle relazioni interpersonali, sociali e internazionali”.
Francesco, infine, ha esortato tutti a pregare per la pace. “La guerra in Ucraina ci ha drammaticamente chiamato ad aprire gli occhi e il cuore verso tante popolazioni che soffrono a causa della guerra, memori delle parole del Concilio Vaticano II: ‘Ogni atto di guerra, che mira indiscriminatamente alla distruzione di intere città o di vaste regioni e dei loro abitanti, è delitto contro Dio e contro la stessa umanità e va condannato con fermezza e senza esitazione’”.
“Per intercessione di San Benedetto chiediamo a Dio Uno e Trino che il mondo sia liberato dal flagello della guerra e possa crescere ½un’intesa tra i popoli che assicuri per tutti i continenti la giustizia e il pane, la libertà e la pace”, ha chiuso il suo messaggio Papa Francesco, citando una preghera del card. Carlo Maria Martini.