Sull’economia circolare “spicca nel confronto europeo”
Roma, 21 set. (askanews) – “L’Italia ha tutte le carte in regola per affermarsi come un hub energetico nel Mediterraneo e un modello di sostenibilità”. Lo ha affermato il commissario europeo all’Econoimia, Paolo Gentiloni con un messaggio di saluto in occasione della settima edizione delle “Giornate dell’energia e dell’economia circolare di Trevi”.
L’Italia, infatti “ha fatto grandi passi avanti nella diffusione delle rinnovabili, più che raddoppiata negli ultimi quindici anni. Abbiamo storie di successo come l’espansione della gigafactory Enel a Catania, che l’anno prossimo diventerà la più grande fabbrica di pannelli solari d’Europa. O il progetto di interconnessione elettrica con la Tunisia portato avanti da Terna, con un contributo importante dell’Ue. Investire nelle tecnologie pulite è una priorità strategica: ci rende più competitivi e più liberi”.
“Lo sviluppo delle rinnovabili è un elemento importante, ma certamente non il solo, della transizione da un sistema economico incentrato sullo sfruttamento delle risorse naturali a un modello di economia circolare. Che vuol dire anche: riciclare i rifiuti, promuovere il riutilizzo di risorse e materiali già in fase di produzione; allungare il ciclo vita dei prodotti rendendoli più durevoli, riparabili, riciclabili. In sostanza – ha sostenuto l’eurocommissario -: ripensare il modo in cui si produce e si consuma in Europa”.
E su questi temi “l’Italia spicca nel confronto europeo – secondo Gentiloni -. La percentuale di riciclo dei rifiuti ha raggiunto il 67 percento, il valore più alto tra le grandi economie europee e sopra la media europea del 55 percento. Nella cosiddetta ‘circolarità’ dei materiali, il 22 percento dei materiali utilizzati in Italia sono materiali riciclati e reimmessi nell’economia, contro una media europea del 13 percento.
E oggi, oltre alla visione, “ci sono anche le risorse”, ha detto ancora Gentiloni. “Con programmi come NextGenerationEU e REPowerEU, l’Europa ha messo a disposizione una quantità di risorse senza precedenti per la transizione verde. E in parallelo, ha messo a punto una serie di strumenti di sostegno alle categorie e ai territori più interessati da questi cambiamenti, per contrastare la povertà energetica e favorire una transizione socialmente equa”.
“Cogliere questa opportunità con l’attuazione dei Pnrr è la nostra grande sfida comune. Occorre che tutti – non solo le istituzioni, ma anche i partner sociali, le imprese, e la società nel suo insieme – sentano l’urgenza di questa sfida e la facciano propria. La Commissione è e rimarrà al fianco dei paesi in questo sforzo collettivo”. Mentre “l’attenzione all’ambiente è nel Dna dell’Europa. Ma in questa legislatura – ha ricordato – l’Europa ha davvero fatto da apripista globale con il Green Deal, tradotto in decine di proposte a tutto campo”.