Più ore di volo e possibile invio personale per registrare migranti
Roma, 20 set. (askanews) – L’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, Frontex, ha annunciato oggi che “rafforzerà il proprio sostegno all’Italia dopo il recente aumento del numero di arrivi di migranti irregolari sull’isola di Lampedusa”.
In una nota, Frontex ha fatto sapere di aver già accettato di “raddoppiare il numero di ore di volo dei suoi aerei che monitorano il Mar Mediterraneo centrale” e di aver offerto “altre immagini satellitari delle principali aree di partenza dei migranti dalla Tunisia”.
“L’agenzia ha inoltre offerto ulteriore supporto nella registrazione e identificazione dei migranti, con l’invio di squadre mobili, composte da circa 30 esperti, nelle città portuali di Reggio Calabria e Messina, dove sono stati trasportati molti migranti”, prosegue la nota.
“Stiamo collaborando attivamente con le autorità italiane e siamo pronti a rafforzare il nostro sostegno”, ha detto il direttore esecutivo di Frontex, Hans Leijtens, rimarcando che non si tratta “solo di una sfida italiana, ma di una sfida collettiva per l’Europa”.
“Insieme – ha aggiunto Leijtens – ci facciamo carico della responsabilità condivisa di salvaguardare le frontiere esterne dell’Ue”.
Nella nota si precisa che Frontex conta già quasi 40 agenti e membri del proprio staff a Lampedusa per aiutare le autorità italiane nell’identificazione e registrazione delle persone che arrivano sull’isola, oltre a una nave pattuglia. Inoltre, l’agenzia ha due aerei a Lampedusa e un drone a Malta.
“Frontex sta ora valutando la possibilità di inviare altri agenti a Lampedusa e di aumentare il numero di ore di pattugliamento delle navi dispiegate nell’area e di sostenere gli sforzi per combattere i gruppi criminali coinvolti nel traffico di esseri umani – prosegue la nota – l’agenzia è inoltre pronta a intensificare il proprio sostegno nelle attività di rimpatrio”.
Riguardo ai rimpatri, ha precisato l’agenzia Ue, “oltre a inviare altri esperti in materia di rimpatrio e a fornire formazione, Frontex potrebbe organizzare missioni di identificazione in paesi terzi in base alle esigenze delle autorità italiane per facilitare le procedure di rimpatrio”.