In Inghilterra con Francesco, Edoardo Molinari e Migliozzi
Roma, 13 set. (askanews) – Il Team Europe di Ryder Cup sarà sul tee di partenza del BMW PGA Championship (14-17 settembre), uno dei tornei più prestigiosi nel calendario del DP World Tour, giunto alla 69ª edizione, quarto dei cinque inseriti nelle Rolex Series e dotato di nove milioni di dollari di montepremi. Una prova generale a due settimane dalla sfida con il Team Usa che si disputerà per la prima volta in Italia sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club (Guidonia Montecelio – Roma) dal 29 settembre al 1° ottobre.
Sul percorso del Wentworth Club, a Virginia Water in Inghilterra, sarà un autentico show con tanti campioni, tra i quali sei tra i primi 15 del ranking mondiale e con l’Italia che sarà rappresentata da Francesco ed Edoardo Molinari, due dei vice capitani della compagine continentale, e da Guido Migliozzi.
Difende il titolo Shane Lowry, impresa piuttosto complicata con gli altri undici del Team Europe ben determinati a conquistare il titolo, in una gara che viene ritenuta una sorta di quinto major, a iniziare da Rory McIlroy, numero due del World Ranking, e da Jon Rahm, numero tre, con il primo vincitore nel 2014 ed entrambi due volte secondi, l’ultima lo scorso anno quando furono superati di un solo colpo dall’irlandese. E ancora Viktor Hovland (n. 4), che ha da poco vinto la FedExCup intascando 18 milioni di dollari, Matt Fitzpatrick (n. 8), Tyrrell Hatton (n. 13), anche lui a segno nella gara (2020), e Tommy Fleetwood (n. 14), passando per l’esperienza di Justin Rose, l’entusiasmo dei debuttanti Robert MacIntyre e Sepp Straka e la freschezza di Nicolai Hojgaard e di Ludvig Aberg, vincitore dell’Omega European Masters, anche loro al primo confronto con gli Usa. Dello staff saranno in campo, oltre ai due Molinari, con Francesco sul gradino più alto del podio nel 2018, anche il capitano Luke Donald (doppietta per lui 2011-2012) e altri due dei cinque vice capitani, Thomas Bjorn e Nicolas Colsaerts. Assente ii quinto, José Maria Olazabal.
Non è tutto, perché in un field di gran livello la lista dei favoriti è comunque molto lunga. Citiamo, tra i tanti, Thriston Lawrence. Pablo Larrazabal, Ockie Strydom e Adrian Meronk, due volte vincitori in stagione, Billy Horschel e Danny Willett, che hanno conquistato il titolo nel 2021 e nel 2019, Tom Hoge, Vincent Norrman, il quale svolge attività sul PGA Tour e che la scorsa settimana ha messo la sua firma sull’Horizon Irish Open.
Vincitori azzurri e record – Francesco Molinari è stato il terzo italiano a trionfare nel BMW Championship (battendo McIlroy) preceduto da Costantino Rocca (1996), che superò di due colpi Nick Faldo e Paul Lawrie, e Matteo Manassero (2013) dopo spareggio a tre con Simon Khan e Marc Warren. Inoltre gli azzurri hanno ottenuto due secondi posti con Baldovino Dassù (1979) e con lo stesso Francesco Molinari (2017).
Il primato di vittorie è di Nick Faldo con quattro, che è giunto anche tre volte secondo. Lo seguono con tre Peter Alliss, Bernhard Langer e Colin Montgomerie e con due, oltre a Donald, anche Seve Ballesteros, Tony Jacklin, Ian Woosnam e Anders Hansen.
Presenti otto past winner. Oltre ai sette citati ci sarà anche David Howell (2006) che nell’occasione raggiungerà le 721 presenze sul DP World Tour eguagliando l’attuale recordman, lo spagnolo Miguel Angel Jimenez. L’inglese, 48enne con cinque titoli sul circuito, ha finalizzato la stagione a questo obiettivo che ha raggiunto in maniera quanto meno insolita, perché nelle 14 presenze stagionali è sempre uscito al taglio. Tuttavia è destinato prendere il comando di questa classifica con l’iberico fermato dall’età (59 anni).