Il capo del Gruppo Wagner è morto il 23 agosto in un incidente aereo

Roma, 8 set. (askanews) – È stato il presidente russo, Vladimir Putin, a uccidere il capo del Gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin, scomparso in un incidente aereo, lo scorso 23 agosto: è il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, a lanciare l’accusa.

Zelensky, che non ha fornito prove a sostegno della sua affermazione, ha rilasciato questo commento di sfuggita durante una conferenza a Kiev, quando gli è stata posta una domanda su Putin, come riporta l’agenzia di stampa Reuters.

“Il fatto che lui (Putin) abbia ucciso Prigozhin – almeno questa è l’informazione che abbiamo tutti, non altre – parla anche della sua razionalità e del fatto che è debole”, ha sostenuto Zelensky.

Il Cremlino ha dichiarato che saranno indagate tutte le possibili cause dell’incidente aereo che ha ucciso il leader del gruppo mercenario filorusso, compresa la possibilità di un omicidio, e ha definito “una menzogna assoluta” l’ipotesi che Putin abbia ordinato la morte di Prigozhin e dei suoi uomini.

Quest’estate Prigozhin ha guidato un breve ammutinamento in Russia che ha rappresentato la più grande sfida al governo di Putin da quando è salito al potere nel 1999. E – ricorda l’agenzia di stampa Reuters – il leader del Cremlino accusò i suoi autori di “tradimento” e di “pugnalata alle spalle”. Zelensky ha aggiunto che in Ucraina “non abbiamo avuto giorni di lutto” quando Prigozhin è morto, affermando che “per noi questo è un terrorista in meno” “Il morale dei russi è crollato perché si sono coperti di wagneriani, si sono precipitati in avanti, non potevano tornare indietro”, ha proseguito. Il capo del Gruppo Wagner, nella breve rivolta di giugno, aveva chiesto la destituzione del ministro della Difesa Sergei Shoigu mentre marciava con i suoi combattenti verso Mosca prima di bloccare la loro avanzata.

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