“Unità nazionale? Non tocchino il Capo Stato che la garantisce”
Roma, 6 set. (askanews) – “Intanto quello che a noi preoccupa è che non c’è un euro. Quindi si possono anche fare votazioni strumentali. Quello di Fratelli d’Italia è un auspicio, condivisibile, ma se vogliono mantenere l’unità nazionale sarebbe il caso di lasciar perdere l’idea di riforma costituzionale che invece mette in discussione proprio l’unità nazionale mettendo in discussione il presidente della Repubblica”. Lo ha detto il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia, commentando l’approvazione in commissione Affari costituzionali del Senato di un emendamento di FdI al ddl Calderoli.
“Ho la sensazione – ha detto l’esponente dem, conversando con i cronisti al termine della conferenza dei capigruppo di palazzo Madama – che si sia ripartiti con un tasso di propaganda molto alto, nella maggioranza. E l’epicentro di quella propaganda è proprio il disegno di legge sull’autonomia che rappresenta uno scambio di basso livello tra Lega e Fratelli d’Italia, perché è noto che il ddl sull’autonomia vive alla giornata in Parlamento in attesa che la stessa maggioranza decida quale riforma costituzionale mettere sul tavolo”.
“E siccome – ha aggiunto Boccia – noi siamo stati molto chiari: non si tocca il garante dell’unità nazionale che è il presidente della Repubblica ci aspettiamo che quello scambio si fermi. Non c’è ancora traccia della proposta della Meloni, sono passati quattro mesi dall’incontro con le delegazioni dei partiti e ci spiace prendere atto – ovviamente in commissione noi faremo la nostra battaglia – che la maggioranza fa andare avanti tra un singhiozzo e l’altro, senza chiarimenti, un disegno di legge che non ha un centesimo, un euro e l’unità nazionale senza soldi non la si mantiene”.