CASALNUOVO – Attimi di terrore a Casalnuovo di Napoli. Alcuni ragazzi, per cause ancora ignote, avrebbero generato una rissa poco prima della mezzanotte nei pressi della Galleria Commerciale sul Corso Umberto I, zona antistante piazza Municipio.
Una discussione accesa, peggiorata fino ad arrivare alle mani e ai coltelli. Secondo le testimonianze, l’incontro verbale, sarebbe degenerato in uno scontro fisico, quando uno dei ragazzi è inciampato su una fioriera posta lungo la strada e tre suoi coetanei avrebbero iniziato a picchiarlo con violenza.
Pochi minuti di paura, che questa volta, non hanno causato alcun morto. Due ragazzi, dopo la lite, avrebbero riportato delle ferite da arma da taglio.
Circa una ventina i giovani coinvolti che, all’arrivo dei carabinieri, si sarebbero allontanati in scooter. Le forze dell’ordine indagano sulla vicenda vagliando le immagini delle telecamere di videosorveglianza per ricostruire le dinamiche della colluttazione.
Una realtà dell’orrore già vista in Casalnuovo di Napoli, quando, quella sera del 3 novembre 2020, Simone Frascogna perse la vita ucciso da 9 fendenti alla schiena.
La mamma di Simone, Natascia Lipari, indignata, ha condannato l’accaduto: << Mi sto battendo, vivo un dolore atroce e cerco di far capire ai ragazzi che devono rinunciare alla violenza poi ci sono queste risse ed io da mamma mi soffermo e mi chiedo com’è possibile. Come è possibile che nello stesso luogo in cui mio figlio è stato ucciso con 9 pugnalate dei ragazzi fanno una rissa. Quando si urlerà basta la violenza? Stiamo aspettando che Casalnuovo pianga un altro Simone? >>.
Un altro terribile episodio di violenza, avvenuto proprio a pochi metri dal memoriale posto dove Simone fu strappato alla vita. La logica dell’aggressività e del più forte, ancora una volta, hanno prevalso sul rispetto delle persone. Quei ragazzi davanti a Simone, nel nome della violenza, hanno girato la testa dall’altra parte.